A porre lo stop la Soprintendenza Ora si ragiona sui futuri assetti
BASTIA UMBRA A fine novembre è stata approvato il piano definitivo dell’area ex Giontella, vicenda chiusa dopo oltre 10 anni quando fu pianificata la Casa della Salute e il polo commerciale. L’ultima versione del piano, approvata dal Consiglio comunale, ha lo scopo di dare una soluzione omogenea dell’ex Giontella rispetto all’area urbana circostante. Si prevedono nuove costruzioni tra cui una scuola lungo via Irlanda. In questo decennio sono stati risolti diversi nodi, tra cui le tre casette progettate negli anni Settanta dall’archistar Renzo Piano per ospitare il centro di igiene mentale, secondo criteri innovativi della legge Basaglia, noto psichiatra. L’ex sindaco Stefano Ansideri (nella foto) aveva ottenuto il consenso di Renzo Piano alla demolizione delle casette e quello della direzione regionale Tutela del Paesaggio, allora guidata dal professor Francesco Scoppola. Subito dopo l’approvazione del piano è arrivata al Comune di Bastia una lettera della Soprintendenza Beni storici e artistici dell’Umbria per manifestare l’intenzione di mantenere le tre casette. Questa presa di posizione ha bloccato il piano di ristrutturazione urbanistica. «Finora si è trattato di un confronto tra Soprintendenza, Comune e impresa proprietaria dell’area – sottolinea l’ingegner Giulio Provvidenza, presidente del consiglio comunale –». Se si dovesse arrivare ad un conflitto tra piano approvato e vincolo di tutela, quale sarebbe il suo parere? «Pur volendo tutelare il patrimonio culturale – spiega Providenza – opterei per rispettare la volontà del Consiglio comunale sul piano urbanistico». m.s.

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