PERUGIA Segni sul collo di Pinheiro Reis Duarte Hudson (detta Patrizia) la 43enne transessuale, indagata per omicidio preterintenzionale del 22enne di Bastia Samuele De Paoli, sono stati riscontrati nel corso della visita medico legale alla quale la transessuale è stata sottoposta da parte dei consulenti della procura, Mauro Bacci e Sergio Scalise. I due esperti avevano già notato – la notte in cui venne fermata dalla polizia, il 28 aprile – le ecchimosi che
potrebbero significare un afferramento del collo. Di questa circostanza però la transessuale non aveva parlato nel corso dell’interrogatorio davanti al procuratore aggiunto, Giuseppe Petrazzini. Aveva detto di essere stata presa a pugni, strattonata per i capelli e colpita con un bastone al costato (ha 4 costole fratturate) e poi di aver afferrato al collo Samuele. Nel racconto dell’indagata – difesa dall’avvocato Francesco Gatti – ci sono ancora punti da chiarire e circostanze che non tornano, come il mancato ritrovamento del bastone. La procura però è in attesa della relazione medico legale per chiudere il cerchio e stabilire se realmente Patrizia agì per difendersi oppure se la dinamica si svolse diversamente. Stando alle prime indiscrezioni il giovane sarebbe morto per lo shock del nervo vago. Oggi invece saranno i telefonini a ’parlare’: la procura affiderà alla polizia postale l’esame dei cellulari di vittima e
indagata. Patrizia ha detto di non conoscere Samuele e di essere stata prelevata in via Penna dove si prostituiva. Quindi non dovrebbero esserci contatti tra i due. Determinante anche il confronto tra la chiamata all’autista, dopo la dichiarata aggressione, che la andò a prendere e la vide tumefatta. Fu lui, il giorno dopo, scoprendo del ritrovamento del cadavere a denunciare la circostanza alla polizia. Mercoledì intanto amici e familiari si sono stretti
attorno alla madre e ai fratelli di Samuele per l’ultimo straziante addio.

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