IL CASO

PERUGIA Due giga. Ovvero decine di foto e video, tracce delle attività sui social e di spostamenti ma anche e soprattutto telefonate e messaggi. Questo il contenuto del telefono di Patricia, la trans accusata di omicidio preterintenzionale per la morte del giovane Samuele De Paoli avvenuta nella notte tra martedì 27 e mercoledì 28 aprile a Sant’Andrea delle Fratte. Un contenuto non particolarmente esteso, se si considera che la memoria del cellulare di Patricia è di 32 giga, ma che potrebbe comunque fornire elementi importanti agli investigatori della sezione omicidi della squadra mobile (diretti da Gianluca Boiano e coordinati nell’indagine dal procuratore aggiunto, Giuseppe Petrazzini) impegnati nell’unire tutti i tasselli di quella maledetta serata in cui un ragazzo di 22 anni ha perso la vita dopo aver raggiunto Perugia da Bastia. Il contenuto del telefono della trans, sequestrato dalla serata di mercoledì 28 aprile quando è stata rintracciata dalla polizia, è stato scaricato dagli esperti della questura alla presenza (da remoto) dei consulenti di parte Luigina Quarta e Paolo Reale, nominati rispettivamente dall’avvocato Francesco Gatti (che assiste Patricia) e dal collega Valter Biscotti (che assiste la famiglia del ragazzo) per essere analizzato nei prossimi giorni. Stessa procedura sarebbe toccata anche al cellulare di Samuele, ma non è stato per ora possibile dal momento che nessuno tra i familiari è a conoscenza del codice per sbloccare il dispositivo e dunque poter accedere alle funzioni dello smartphone. La procura ora deve decidere se soprassedere oppure inviare il telefono a una società tedesca specializzata in questo tipo di operazioni. Probabilmente si cercherà prima di capire cosa emerge dal contenuto del telefono della trans. Gli investigatori contano di estrapolare elementi importanti per stabilire se ha detto la verità non solo in relazione al fatto che fosse la prima volta che incontrava Samuele ma anche se il suo racconto delle fasi successive alla violenza finita con il ragazzo finito nudo nel fosso nella zona dove si erano appartati. Patricia ha raccontato di aver chiamato un uomo che le fa da autista per farsi venire a prendere e portare a casa, con Samuele che era ancora vivo quando si è allontanata. Ci vorranno diversi giorni per elaborare tutto il contenuto del telefono di Patricia, così come almeno altri quindici giorni saranno necessari per portare a termine gli accertamenti tossicologici per Samuele dopo l’autopsia: da stabilire eventuali quantità di assunzione di droga e alcol. Egle Priolo

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