Terni cresce di più e supera il dato indicato dalla Regione, come Bastia

I NUMERI

Come se la cava Perugia con la raccolta differenziata? Meglio della media dei comuni umbri, meglio della media del sub ambito di riferimento (il numero 2), ma la crescita dei dati del secondo trimestre è leggera. Appena uno 0,3% in più rispetto ai dati Arpa precedenti. Si avvicina, ma solo a piccoli passi l’obiettivo del 72,3% indicato per il 2021 dalla Regione.
Perugia arriva a 71,1%, il dato precedente era del 70,8%. L’obiettivo è vicino e la seconda metà dell’anno diventa decisiva per il passo avanti che può portare la città dal giallo al verde nei colori che indicano sui diagrammi dell’Arpa l’asticella raggiunta(o superata)rispetto a quanto è stata alzata dalla Regione.
Guardando intorno agli altri numeri, il capoluogo ha un dato di quasi un punto e mezzo superiore alla media del sub ambito 2 che si attesa al 67,7%. Mentre è ampiamente sopra alla media (bassa) regionale della raccolta differenziata dopo sei mesi del 2021 che tocca quota 67,5%. Una media tenuta bassa rispetto all’obiettivo indicato per il 2021 dal dato, leggendo i numeri per aree aggregate, del sub ambito 3 (Folignate e Spoletino) dove la percentuale è al 56,4%. Mentre sia sopra alla media regionale che sopra al dato di riferimento per l’anno in corso è già arrivato il sub ambito 4 (Ternano) che ha un valore di raccolta differenziata del 73,3%.
A proposito continua a crescere il dato della differenziata a Terni, giusto per fare un confronto che non è però un derby. Ma per dire che lì i passi avanti sono evidenti anche nella frazione dell’anno e che Latini batte Romizi attestandosi al 74,7% conto il 71,9% del precedente report dell’Arpa che due giorni fa ha reso noto il dato di metà anno.
Tra chi supera il dato obiettivo indicato dalla Regione c’è anche la vicina Bastia che è al 75% con una crescita, rispetto al precedente rilevamento di un punto netto percentuale. Proprio nei giorni scorsi Bastia, pur dall’alto dei sui numeri, ha messo nero su bianco l’allarme per tariffe, vita delle discariche e chiusura del ciclo chiedendo alla Regione un’accelerazione sul nuovo piano.
Anche Umbertide supera l’asticella fissata dalla Regione con 72,5% e tre punti in più rispetto all’ultimo dato reso noto da Arpa, cioè uno scatto significativo.
Cresce Magione dal basso 56,9% al basso 59,2% (prima o popi si aprirà il confronto sul destino della discarica di Borgogiglione), sale anche Corciano (64,3% e prima era al 63%), c’è uno scatto di Città di Castello (dal 64% al 67,6%) ma il dato è sempre sotto la media del sub ambito e una linea più in alto della media regionale.
Media regionale da cui restano lontane sia Foligno che Spoleto. Foligno è al 61,6% e Spoleto al 58,8 con Perugia che stacca nettamente le due città del sub ambito 3. Assisi supera Perugia (71,6% di mezzo punto percentuale); mentre Gubbio (è di questi giorni la polemica delle bollette con i rincari) si attesta a un non ottimale 66,4%.
Luca Benedetti

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