LA TRAGEDIA
Muore a 69 anni mentre era in auto con la figlia 20enne. È accaduto ieri mattina lungo la Centrale Umbra, in zona Ospedalicchio lungo la direttrice Perugia Foligno. Per cause in fase di accertamento un furgone ha violentemente impattato contro una utilitaria con a bordo il 69enne Stefano Soli rappresentante di commercio nel settore preziosi e orologi, originario di Foligno ma residente a Perugia e la giovane figlia. Nello scontro avvenuto intorno alle 9.45, sono rimasti coinvolti in totale 7 veicoli. La zona è stata raggiunta in forze da personale dei vigili del fuoco, dai sanitari del 118, dalla polizia stradale di Perugia e dagli operatori di Anas. Per il 69enne, estratto dalle lamiere così come la figlia, non c’è stato nulla da fare. La ragazza è invece in osservazione al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia. È arrivata cosciente in ospedale ed è ricoverata nel reparto Obi (Osservazione breve intensiva) del Pronto soccorso dell’ospedale. Tutta da approfondire la dinamica dello scontro mortale su cui stanno lavorando gli specialisti della polizia stradale di Perugia. Trattandosi di un incidente con persona deceduta è facile immaginare che verrà aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di omicidio stradale. Per consentire soccorsi e rilievi la strada è rima chiusa fino a poco prima delle 14. Il traffico ha subito, e non poteva essere diversamente, pesanti rallentamenti con code chilometriche e c’è stato anche chi ha raccontato di una situazione di stallo fino all’uscita di Montebello sulla E 45. 
Intasamenti che hanno interessato tanto la viabilità principale che quella interna comprese le arterie cosiddette secondarie. I dati recenti sugli incidenti stradali mortali segnalano, per il territorio provinciale che fa capo a Perugia, quattro pedoni morti per essere stati investiti, tutti ultraottantenni, deceduti sul colpo o dopo l’agonia in ospedale: quattro tragedie che hanno toccato le comunità di Perugia, Marsciano e del Trasimeno. Un motociclista di 55 anni che ha perso la vita lungo la strada per Colfiorito e la 52enne uccisa nello scontro tra la sua bicicletta e un camion a Foligno. 
Sei morti sulle strade solo nell’ultima settimana: un numero agghiacciante. A cui purtroppo si aggiungono i decessi, avvenuti entrambi lo scorso 13 agosto, del motociclista sessantenne sulla Tiberina nord e dell’uomo di 56 anni morto a bordo della sua auto lungo la Flaminia, oltre alla scomparsa dell’ingegnere 49enne morto con la moto di un amico sotto un camion a Gubbio il 9 settembre. Tragedie che fanno impennare il numero delle vittime della strada a 24 solo dall’allentamento del lockdown e superano quota trenta dall’inizio dell’anno. La tragedia di ieri ha determinato un profondissimo dolore sia a Foligno, città di cui il 69enne era originario, che a Perugia realtà dove viveva. Un dolore profondissimo che ha segnato l’Umbria intera che ha voluto stringersi, in una abbraccio di cordoglio intorno ad una famiglia segnata da una tragedia irreversibile. Ora si dovranno attendere gli sviluppi di accertamenti e rilievi per arrivare alla esatta ricostruzione dell’accaduto che servirà ad accertare ogni dettaglio dei tragici fatti e a verificare eventuali responsabilità.
Giovanni Camirri

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