Processo sul traffico illecito dei rifiuti: il Tribunale dispone la restituzione dei 566mila euro confiscati

PERUGIA Gesenu e Tsa dovranno restituire oltre mezzo milione di euro ai Comuni danneggiati in merito alla vicenda sul traffico illecito di rifiuti per il quale lo scorso aprile sono state rinviate a giudizio dodici persone. Il giudice Natalia Giubilei, nell’ambito del procedimento in questione, aveva dapprima applicato la sanzione pecuniaria nei confronti delle due società che svolgono il servizio-rifiuti pari a 140mila euro per Gesenu e 120mila per Tsa, oltre alla sanzione interdittiva del divieto di pubblicizzare beni e servizi per otto mesi. Oltre a ciò era stata stabilita con il patteggiamento la confisca quale profitto del reato di 366mila euro alla società di Ponte Rio e 200mila a Trasimeno Servizi Ambientali. Il giudice, nel disporre la restituzione della cifra complessiva di 566mila euro (di cui 288mila al Comune di Perugia) alle amministrazioni comunali servite dalla due società, ricorda che l’articolo 19 del decreto legislativo 231 del 2001 dispone che «nei confronti dell’ente è sempre prevista con la sentenza di condanna, la confisca del prezzo o del profitto del reato, salvo per la parte che può essere restituita al danneggiato». «Nel caso concreto – scrive Giubilei – i soggetti danneggiati sono rappresentati dai Comuni serviti dalle due società, che hanno corrisposto somme in più rispetto a quelle dovute su base contrattuale e che quindi hanno diritto alla loro restituzione». Gesenu e Tsa – aggiunge il giudice – hanno depositato il prospetto con gli importi. Dall’analisi si evidenzia che gli stessi esauriscono nel complesso le somme poste in confisca non facendosi quindi luogo alla stessa, ma solo alla restituzione». Nell’inchiesta, ribattezzata «Spazzatura d’oro connection», gli inquirenti ricostruirono come tonnellate di rifiuti urbani da raccolta indifferenziata, sarebbero stati gestiti illecitamente per poter risparmiare i costi derivanti dall’omesso corretto trattamento di selezione del rifiuto. Questi infine gli importi che verranno restituiti dalle due società ai singoli Comuni: Assisi 30.237 euro; Bastia 34.384; Bettona 4.359; Cannara 4.778; Castiglione del Lago 27.618; Città della Pieve 12.867; Collazzone 4.672; Corciano 34.365; Deruta 10.621; Fratta Todina 1.687; Magione 19.742; Marsciano 19.866; Massa Martana 3.703; Monte Castello Vibio 1.503; Paciano 1.000; Panicale 5.954; Passignano 11.650; Perugia 288.695; Piegaro 3.364; San Venanzo 2.983; Todi 24.675; Torgiano 7.314; Tuoro 4.986; Valfabbrica 5.172 euro. Michele Nucci

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