Alla ’Isa’ di Bastia la sperimentazione per gli ingressi con il Green pass cominciata una settimana fa «Controlliamo due volte chi fa il turno ’spezzato’. Organizzazione condivisa anche con i sindacati»

L’industria era quella che si era organizzata meglio in vista del debutto green pass. Questi almeno erano gli annunci che rimbalzavano dal mondo imprenditoriale. E alla fine dei conti ieri molte delle grandi aziende umbre si sono presentate alla prova dei fatti senza riscontrare eccessivi problemi. E’ il caso della «Isa» di Bastia, che aveva già da tempo rodato la macchina degli ingressi con il pass verde e dove ieri è filato via tutto liscio, senza grandi intoppi. «Eravamo già partiti una settimana fa – spiega Giampiero Mariottini, marketing manager dell’azienda bastiola che conta quasi ottocento dipendenti –, sperimentando la procedura dei controlli senza naturalmente porre limiti di nessun tipo agli ingressi. E questo, grazie anche a una condivisione con le Rsu, ci ha consentito oggi (ieri, ndr) di iniziare questo percorso senza eccessivi problemi». Alla «Isa» nessuna segnalazione particolare quindi e anche chi ha fatto l’orario spezzato è stato controllato due volte. «E’ possibile che in una realtà vasta come quelle di una grande azienda ci sia anche chi ha deciso di non vaccinarsi – aggiunge Mariottini –, anche perché oltre ai nostri lavoratori c’è un indotto o tecnici che entrano negli stabilmenti per altri motivi. Ma, ripeto, nella prima giornata non sono stati riscontrate problematiche particolari e abbiamo sopperito senza difficoltà alle poche assenze». Ed è stata una giornata di «normalità, con solo un presidio in più» alla Brunello Cucinelli di Solomeo, uno dei leader mondiali della moda, che non ha registrato assenze legate alla certificazione verde. I dipendenti si sono presentati al lavoro tutti indossando le mascherine. Davanti all’entrata un rapido controllo dei Green pass e poi tutti al lavoro. «Fin da subito – ha spiegato l’Ad, Riccardo Stefanelli – abbiamo creato un comitato d’attenzione che presidiasse la pandemia. Abbiamo preso tutte le misure necessarie, come l’uso dei dispositivi di protezione e la misurazione della temperatura. Con la massima collaborazione di tutti i nostri dipendenti fin dall’inizio. Tutti hanno dato un contributo fortissimo per la sicurezza». L’ad della Cucinelli ha sottolineato che l’azienda si è organizzata «per fare in modo che l’entrata fosse fluida». «Con la massima attenzione – ha aggiunto – e la massima prudenza nell’ottica di proteggere i nostri collaboratori. Abbiamo avuto fin da subito un team di medici che controllasse in maniera periodica chi lavora con noi. Un monitoraggio continuo che ci ha permesso di mantenere contenuta la presenza di casi».M.N.

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