L’INDAGINE

BASTIA Non ha resisto di seguire la ex. Anzi di inseguirla. E non si è fermato neanche di fronte al confine segnato dal daspo urbano che lo aveva colpito lo scorso novembre per una rissa. Non poteva avvicinarsi al locale dove era la ex.

Tutto nasce un mese fa quando una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Assisi, impiegata di notte per il controllo del territorio, era intervenuta un noto locale notturno di Bastia su richiesta di un gruppo di giovani ragazze che, all’arrivo della pattuglia, avevano riferito di essere state seguite e infastidite per tutta la serata un origini, di extracomunitari, ex fidanzato di una giovane di loro. L’uomo, alla vista della pattuglia dei militari, era però riuscito a darsi alla fuga.

I carabinieri, grazie all’ausilio delle telecamere e delle testimonianze dei presenti, sono riusciti a ricostruire la dinamica ea definire il ventunenne, che si è scoperto essere già destinato a un provvedimento di Daspo urbano emesso dal questore di Perugia nel novembre 2021, dopo che aveva preso parte a una violenta rissa. Vista la violazione della misura, che gli vietano per un anno di entrare o sta nei pressi di quel locale, i militari lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Perugia per l’ipotizzata violazione del provvedimento.

Il daspo urbano comporta l’allontanamento del soggetto che commette la condotta molesta dai luoghi espressamente indicati dalla normativa. Il provvedimento è stato varato nel 2017 sulla falsariga del daspo che vieta ai tifosi violenti di partecipare alle manifestazioni sportive dopo aver avuto comportamenti stessi violenti durante lo svolgimento delle manifestazioni.

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