La Procura vuole fare chiarezza sulle cause del rogo: l’area è sotto sequestro Concluse le operazioni di smassamento. Aggiornata l’ordinanza del sindaco

PERUGIA Hanno lavorato fino al pomeriggio di ieri i vigili del fuoco per completare la bonifica di quello che resta del capannone del Maury’s di Bastiola, frazione di Bastia Umbra, distrutto dall’incendio della notte tra mercoledì e giovedì. Incendio sul quale la Procura di Perugia vuole fare chiarezza per risalire alle cause. Anche se diverse ipotesi rimangono aperte, dai primi sopralluoghi sembrerebbero emergere elementi che conducono a non ritenere dolose le fiamme. Ma saranno gli esiti degli accertamenti tecnici e le attività di indagine a dare un quadro complessivo di quanto accaduto in una mezzanotte letteralmente di fuoco, con le fiamme che sono arrivate a lambire anche il vicino supermercato, dove i danni sono stati contenuti grazie all’intervento dei vigili del fuoco, arrivati direttamente dall’aeroporto di Sant’Egidio con cinque squadre e tre mezzi . Scongiurati, secondo i rilievi effettuati da Arpa e Usl 1, pericoli per la salute pubblica. Il sindaco di Bastia Umbra, Paola Lungarotti, e la collega di Assisi, Stefania Proietti, giovedì hanno emesso un’ordinanza con la quale si è creata, nel caso di Bastia Umbra, un’area “rossa“ del raggio di tre chilometri, entro la quale applicare le misure precauzionali classiche in casi di incendio, tra cui il mantenimento delle finestre chiuse e l’invito a rimanere in casa.Un successivo aggiornamento, dopo le valutazioni tecniche sulla qualità dell’aria, risultata nella norma, ha fatto decadere i ristringimenti, limitando alla raccomandazione di lavare accuratamente frutta e ortaggi, provenienti dalla zona interessata dall’incendio, prima di consumarli. I sopralluoghi e il monitoraggio, avviato già all’alba di giovedì e ripetuto anche ieri, ha escluso la presenza di sostanze pericolose per la salute, in primo luogo l’amianto. Preoccupazione rimaneva per il materiale andato distrutto, in prevalenza detersivi e piccoli elettrodomestici, e per l’eventuale ripercussione sul terreno. Anche per questo, le operazioni di smassamento e raffreddamento delle macerie sono andate avanti in maniera graduale, anche per consentire un utilizzo limitato di acqua così da contenere la diffusione eventuale di sostanze nocive. Un rischio che, come detto, Usl e Arpa hanno escluso. Verifiche da parte degli uffici preposti dell’azienda sanitaria sono state effettuate anche nel vicino supermercato in via precauzionale, riscontrando, anche in questo caso, una situazione nella norma. L’area del Maury’s al momento è sotto sequestro. Luca Fiorucci

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