Vittima del pestaggio un 29enne che ora è ricoverato in ospedale a Perugia in prognosi riservata. Carabinieri al lavoro per individuare i responsabili

BASTIA UMBRA Quando sono arrivati, era a terra privo di conoscenza. Pestato, secondo quanto ricostruito, da un gruppo di persone che poi si è dileguato prima che potessero intervenire i carabinieri. Ora la vittima, un 29enne albanese, è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Il giovane è stato ferito nella rissa che si è verificato all’esterno di un locale di Bastia Umbra, all’alba di ieri. I carabinieri della compagnia di Assisi sono al lavoro per ricostruire l’accaduto e per identificare i responsabili del pestaggio. Saranno utili a questo scopo le eventuali immagini delle telecamere di sicurezza della zona e le testimonianze di chi ha assistito all’accaduto. Forse un confronto tra gruppi, nel quale il giovane ha avuto la peggio. Forse un regolamento di conti per qualche sgarro, qualche questione rimasta in sospeso. Oppure una spedizione punitiva vera e propria, da collocare eventualmente in un contesto ben preciso. Il ferito, secondo quanto è stato possibile apprendere, è conosciuto alle forze dell’ordine, ma se l’aggressione possa essere collegata o meno ai suoi precedenti è tutto da accertare. Il 29enne si trova ricoverato come detto, in prognosi riservata. Gli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Perugia, proveranno a sentire il suo racconto non appena le condizioni di salute lo permetteranno, nella speranza di aggiungere tasselli alla ricostruzione del grave episodio. Episodio che ha un tragico precedente, quando, in seguito alla rissa tra due gruppi di giovani, scontro nato all’interno di un altro locale e poi proseguito all’esterno dello stesso, tra le auto in sosta, un giovanissimo morì investito, dopo essere stato più volte colpito anche una volta finito a terra, dall’auto dei «rivali» che cercava di guadagnarsi la fuga mentre il veicolo veniva bersagliato di colpi. Per la morte di quel giovane, che aveva 25 anni ed era residente a Spoleto, avvenuta la notte di Ferragosto del 2020, ci sono state diverse condanne. Sette anni di reclusione per il principale imputato. In questo caso, l’aggressione ha avuto conseguenze gravi, ma non estreme, anche se riaccende il faro sulla questione sicurezza, soprattutto in considerazione dell’avvio della stagione estiva. L. Fiorucci

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