Riunione-lampo necessaria a ratificare l’ingresso di Marco Fortebracci Ora la prova del numero legale. La sindaca Lungarotti: «Sono esterrefatta»

BASTIA UMBRA – Alla fine il consiglio comunale c’è stato, seppure per il minimo indispensabile: i tre consiglieri di Forza Italia si sono presentati in aula (assente giustificato Gianluca Ridolfi di Bastia Popolare) al pari della minoranza così da garantire il numero legale. Ma giusto il tempo di procedere alla surroga del già consigliere Mauro Timi, che garantisce massimo impegno,‘promosso’ assessore dopo le dimissioni, nei giorni scorsi, di Francesco Fratellini e la decisione degli ‘azzurri’ e di Bastia Popolare di lasciare la maggioranza. In consiglio è approdato Marco Fortebracci, un ritorno dopo 9 anni. Poi Forza Italia e i gruppi di opposizione hanno abbandonato l’aula e seduta riconvocata per domani alle 18.30, quando il numero legale per la validità scenderà a 6 consiglieri. Una presenza – della minoranza e dell’ex maggioranza – per senso di responsabilità, non per una ‘regalia’ come è stato evidenziato nel dibattito introdotta dal presidente Giulio Provvidenza e dal sindaco Paola Lungarotti. «Da subito siamo stati trattati da opposizione, non siamo stati interpellati, se non ci fossimo noi non avreste il numero non ci sarebbe stata la maggioranza», ha detto Antonio Bagnetti, capogruppo di Forza Italia mentre Catia Catia Degli Esposti (Civica per Bastia) non ha nascosto che, dopo gli ultimi accadimenti, si sarebbe attesa un conferenza dei capigruppi. Critiche al comportamento del sindaco anche da Laura Servi (M5S), che ha ribadito la presenza per senso di responsabilità, da Lucio Raspa del gruppo misto, deluso dalla fredda comunicazione del primo cittadino con Ramona Furiani (Pd) che ha rimarcato come il rispetto delle istituzioni non debba solo in teoria, ma nei fatti. Sindaco che, nella replica si è detta esterrefatta: «Abbiamo preso per mano la città, non pensavo di arrivare a questo punto, non ho mandato a casa nessuno» con la volontà di continuare il lavoro in consiglio comunale e di portare avanti gli impegni pendenti fino a dove possibile. 

Maurizio Baglioni

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