Il parroco immagina come protagonisti tutti i cittadini, immigrati compresi
BASTIA — La proposta di iniziative culturali viene dalla parrocchia, ma è destinata a non esaurirsi nell’ambito del mondo cattolico. E’ il parroco don Francesco Fongo che ha insistito perché si creasse un nucleo, composto da un gruppo di persone, che si impegnasse a varare progetti capaci di accrescere l’offerta culturale locale. Un invito che molti hanno accolto; all’ultima riunione nella sede di «Casa Chiara» erano presenti l’assessore alla Cultura Giuseppe Belli e la preside della media Annalisa Rossi. Nel corso dell’incontro sono stati individuati i settori di primario impegno tra i quali la condizione dei giovani che dovranno essere soggetti e non oggetti delle singole iniziative alle quali chiamare anche i genitori e la scuola. In questa fase sono stati individuati i soggetti che organizzeranno le iniziative, da varare nel prossimo incontro fissato per i primi giorni di marzo. La proposta è aperta a tutti, al di là delle confessioni religiose, e si guarda agli immigrati come possibili co-protagonisti. Il primo appuntamento, è stato detto, potrebbe essere il 24 marzo, a un anno dalla morte del vecchio priore don Luigi Toppetti, un’occasione promossa insieme alla Pro loco per ricordare l’opera e il messaggio del sacerdote.
m.s.
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