L’Unione comunale rilancia la battaglia della segreteria. Faccia a faccia con Mignini
BASTIA UMBRA – «A Bastia non può esserci un candidato a sindaco che non sia dei Ds». Prima la segreteria, adesso l’Unione comunale. L’altra sera il parlamentino della Quercia ha ribadito chiaro e forte il concetto al delegato della segreteria regionale, Mignini, sceso a valle per tastare il polso di una situazione come minimo calda. Sui tavoli regionali si muovono le pedine, c’è un’ipotesi forte che vuole a Bastia Umbra un candidato a sindaco della Margherita. La base mugugna, la segreteria cittadina alza barricate, l’Unione comunale rinforza l’idea del gruppo dirigente: tutti convergono sul documento stilato nei giorni scorsi. Adesso a Perugia sanno come la pensa la base. Per carità, nessun braccio di ferro, ma un confronto franco e sereno. Ma la voglia di lasciarsi andare a un garibaldino “Obbedisco”, non va proprio. E così tutti a dire a Mignini , che i rapporti di forza dentro alla colaizione e la logica della continuità, devono far togliere dalla testa una soluzione non .querciaiola per il candidato del centrosinistra. Mignini ha preso atto. Ha spiegato le dinamiche regionali. E le difficoltà di un tavolo che deve fare i conti con una situazione esplolisiva a livello di riequlibrio in giunta regionale. E’ logico che a cascata tutto si ripercuote sulla situazioni locali. Alla fine dell’incontro c’è chi è uscito rasserenato. Ma non per questo con la guardia abbassata. Ormai la linea rossa con Perugia rimarrà sempre aperta. Certo, per quanto riguarda un accordo che ancora non c’è sul fronte della colaizione, nessuna chiusura: la Margherita sia le ben venuta. Anche perché far nascere i comitati (prossimo appuntamento) della lista unitaria per le europee e poi scannarsi sulle comunali, rischia di far apparire schizofrenico qualsiasi progetto. Certo è che c’è chi disegna scenari da “caso Gubbio”. Con lista civica di scontenti, accordo con i piccoli della coalizione che hanno firmato l’accordo e che anche ieri sera si sono visti, e poi succeda quel che succeda ai lealisti del tavolo regionale. Solo fantapolitica? Si vedrà. Certo è che prima di sputar fuori l’obbedisco in casa Ds sono pronti a vendere cara la pelle anche se a una campagna elettorale con l’elmetto nessun vuol pensare.
L.Ben.
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