Alimentare I sindacati chiedono un incontro al sindaco di Bastia
In scadenza l’affitto del ramo mangime
Marina Rosati
BASTIA UMBRA – Scadenze in vista alla Petrini 1822, dove Cgil, Uil e Rappresentanza sindacale unitaria hanno chiesto un incontro urgente con il nuovo sindaco di Bastia Umbra Lombardi per affrontare le vicende della grande azienda alimentare umbra. E’ infatti arrivato quasi a fine termine il ramo “mangime” preso in affitto circa tre anni fa.
Le parti sociali alzano il tiro e riportano l’attenzione delle istituzioni locali anche sul problema dello spostamento del sito produttivo dal centro di Bastia alla periferia. Si riaprono dunque i giochi che contano innanzi tutto le manifestate intenzioni della “1822” di passare dall’affitto all’acquisto. Intenzione avvalorata ulteriormente anche dalla recente locazione del vecchio molino, che ha contribuito a riportare il settore sotto un’unica cordata. La società capitanata da Maurizio Petrini e Marino Mignini non dovrebbe dare brutte sorprese. La volontà di rilevarlo c’era ed ora, dopo questo periodo di assestamento, nato da tempi più duri, si dovrebbe profilare la svolta.
Alla vicenda sarebbero interessati anche i lavoratori della Mignini di Petrignano che, secondo quanto appreso da fonti sindacali, vorrebbero capire gli sviluppi derivanti dall’acquisizione. Un’acquisizione che non potrebbe incidere sui marchi o sulle strategie, soprattutto in questo momento particolarmente positivo per la Mignini. Circa una settantina di dipendenti infatti hanno ottenuto un sostanzioso premio di produzione pari a 800 euro, raggiungendogli obiettivi fissati dall’azienda.
Gli sviluppi e i cambiamenti relativi all’affaire Petrini si fanno sentire anche a Foligno, dove è invece in scadenza l’affitto del della pasta gestito dalla Spigafood. Anche qui l’interesse è ai massimi livelli e, non solo perché legata all’ex Corticella c’è la pesantissima situazione della Federici di Amelia, ma soprattutto per motivi strategici relativi al consolidamento del settore pasta. Da una parte la Spigafood che detiene questo ramo; dall’altra il gruppo della “1822” che potrebbe diventare proprietaria dell’altro filone della vecchia azienda.
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