Politica Niente accordo per la giunta. La Cdl accusa il centrosinistra
BASTIA UMBRA – La guerra per le nomine sbarca alla Comunità montana del “Monte Subasio” dove deve essere reintegrata mezza giunta. Ma tutto è rimasto sulla carta. Di fatto l’assemblea ha fatto un passo indietro “Solito gioco di poltrone alla Comunità Montana Monte Subasio”. A lanciare le accuse pesanti sui giochi a sinistra, è la Cdl sia da Bastia che da Assisi.
La maggioranza (I Comunisti Italiani hanno puntato i piedi) ha deciso di rinviare ad altra seduta la sostituzione dei membri di giunta decaduti. Una soluzione che ha scatenato le ire dell’opposizione. “Sembrerebbe retorico affermare lo avevamo previsto, ma purtroppo- accusa Antonio Bagnetti di Forza Italia- questa è al consistenza politica della maggioranza che governa Bastia. Una coalizione dove dentro c’è tutto e il contrario di tutto. Sono tante le forze politiche e tutte pretendono una poltrona di prestigio. Quadrare il cerchio sarà difficile anche per l’abile Lombardi: rischia l’esaurimento. Le prime liti sono iniziate da tempo, anche se, in linea con lo stile della sinistra, non si dice, perché la “maggioranza è compatta”. Ma un minimo di sincerità, anche alla luce di quanto avvenuto in Comunità Montana, dovrebbe far comprendere all’attuale coalizione che governa Bastia che l’unità non si fa se i tanti leader e leaderini del centrosinistra invece di partire dai problemi del paese sono ossessionati dal come difendere la propria quota di mercato politico.
Polemiche arrivano anche da Assisi. “A quattro mesi di distanza dalle ultime consultazioni elettorali – sottolinea Giuseppe Bonucci (Forza Italia) – ancora non ci sono i nomi dei componenti della nuova Giunta. Ho denunciato un comportamento non corretto da parte delle forze di maggioranza chiedendo, insieme agli altri consiglieri di opposizione, una sospensione per esaminare il problema” Il risultato, come spiega Bonucci, alla fine è stato il suo abbandono dall’aula insieme agli altri consiglieri di opposizione, Antonio Bagnetti, Lucio Cannelli e Stefano Apostolico. Critiche anche le Liste Civiche che per bocca di Rosella Aristei hanno sottolineato come sia assurdo questo impasse sulle nomine a quattro mesi dalle elezioni.
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