La polemica sulle scelte urbanistiche
BASTIA UMBRA – “Forse sarà che le stagioni non sono quelle di una volta, sta di fatto che molta gente con una superficialità disarmante si sbraccia per dichiarare ai quattro venti che bisogna cambiare il modo di concepire lo sviluppo urbanistico della città”. Fabrizio Masci, capogruppo di FI-Cdl, sottolinea con una punta d’ironia il cambiamento di rotta che sembra delinearsi nella politica urbanistica del centrosinistra. “Siamo d’accordo con Tardioli- dice tra l’altro Masci in una nota- quando afferma che la città non ha bisogno di “altri ecomostri ” e anche quando chiede che “gli stecconi, stile casermoni, la quale utilità è sconosciuta, siano tolti dal piano San Marco ridando un’importanza urbanistica e di fruibilità del territorio”. “Ci trova concordi anche la Margherita quando propone “la riduzione della tensione abitativa, la riqualificazione edilizia ed urbana, l’incremento dei servizi pubblici, l’incentivo allo sviluppo economico”.
“Stranamente siamo d’accordo anche con i Ds quando affermano che esiste la necessità di aprire una nuova fase nella quale siano stabilite regole più rigide e soprattutto più restrittive della capacità edificatoria”.
Peccato però, manda a dire Masci, che tutti dimenticano di riconoscere che se oggi c’è una visione comune lo si deve, “alla dissennata politica urbanistica che lorsignori hanno portato avanti negli ultimi decenni”.
Forza Italia , ricorda Masci, ha sempre sostenuto la necessità di un’edilizia che premiasse la qualità abitativa, mettendo in secondo ordine la quantità, è stata sempre a favore di zone industriali che anteponessero la capacità di produrre occupazione e innovazione rispetto ai metri quadrati edificati. Quale credibilità può avere chi propone oggi, si chiede Masci, di “frenare il cemento”, quando ieri era lo Schumacher del mattone ed evita di ammettere di aver avuto fino ad ora uno stile di guida sbagliato?
“Poca ne può avere anche chi (la Margherita) dieci giorni fa -chiude il capogruppo azzurro- ha votato contro una mozione che chiede di impegnare la giunta a realizzare la zonizzazione acustica ed oggi ne rileva la necessità tra le linee programmatiche”.
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