Rilancio difficile Asta o rilancio con le imprese interessate a rilevare l’azienda. Sono le due strade per ridare un futuro alla Hemmond


Il sindaco andrà in Tribunale. Spuntano acquirenti



BASTIA UMBRA – Dentro al palazzo comunale il caso Hemmond alberga da quando, Francesco Lombardi, ha conquistato la fascia tricolore. Nel senso che per il sindaco eletto lo scorso giugno, è stata subito un delle prime spine da affrontare.
Durante il confronto voluto dalle sigle dell’imprenditoria artigiana, Lombradi ha lanciato una sorta di appello agli imprenditori del settore tessile intenzionati a perseguire un serio progetto imprenditoriale che dal fallimento della Hemmond sappia risollevare le sorti di un comparto, quello del tessile – abbigliamento, che nel comprensorio bastiolo ed in Umbria vanta professionalità, capacità e tradizione. Ma forse, c’è di più. C’è che la Hemmond interessa non soltanto per quello che era e quello che potrebbe essere nel suo settore, ma anche per gli spazi. E così c’è chi ipotizza l’interessamento di imprese che hanno voglia interesse a trasferirsi, magari con altre attività, nei lotti della Hemmond. Ma la strada che più in queste ultime settimane, invece, è stata battuta, è quella di un interessamento di un paio di marchi del tessile umbro. Imprese della provincia di Perugia che hanno in animo la volontà non solo di rilevare la “macchina” Hemmond, ma anche il marchio. E’ per questo, che da riserbo che tutti mantenmgono sulla vicenda al di là delle legittime preccupazioni per l’indotto, che il sindaco pare intenzionato ad una mossa che, in qualche modo, possa aprire un fronte ed acceleri la soluzione del caso. Lombardi vorrebbe salire le scale del Tribunale per dire, in sostanza, al giudice fallimentare di evitare la procedura che porta all’asta e di valutare l’interessamento di quelle due aziende umbre a rilanciare lo stabilimento della zona industriale di Bastia Umbra. Una sorta di ultima carta da giocare per fare in modo che la storia della Hemmond non finisca con un manifesto che annuncia la vendita fallimentare di un gioiello del tessile.



Polemica: “Una crisi gestita male”


BASTIA UMBRA – La legittima preoccupazione delle imprese faconiste sul proprio futuro si è esternata anche in valutazioni che attengono le esperienze della recente gestione dell’ex Hemmond, con interventi estremamente critici sia per le scelte fatte, sia per le modalità dei controlli circa il rispetto degli accordi a suo tempo assunti dall’imprenditore. Come dire, l’operazione dell’affitto poteva mostrare delle lacune sin dall’inizio. E che peso hanno avuto gli incontri trimestrali effettuati da chi ha sottoscritto l’accordo per valutarne l’attuazione?
 

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