Fi-Cdl chiede un consiglio comunale di esame delle osservazioni
BASTIA UMBRA – Un consiglio comunale per esaminare le osservazioni pervenute in seguito all’adozione della variante parziale al Prg in località Ospedalicchio Est. La richiesta è stata avanzata nei giorni scorsi dal gruppo consiliare di Fi-Cdl che, per voce del capogruppo Fabrizio Masci, spiega l’iter della variante, adottata nel novembre 2003 e poi passata all’approvazione per procedere con il Pip, ma ancora ferma. “Non intendiamo essere solo critici, ma anche propositivi, e poiché questa pratica è ferma, abbiamo deciso di avvalerci dell’art 26 del regolamento per far ripartire il procedimento”, afferma in una nota Masci. “Con la richiesta d’approvazione della variante – continua il capogruppo – intendiamo dare delle risposte alle aspettative di quelle aziende bastiole che vogliono investire per crescere e strutturarsi al meglio per competere con la concorrenza, visto che sin dal novembre 2003 quest’esigenza era rilevata anche da Francesco Lombardi, all’epoca direttore provinciale della Cna”. “Ricordo – precisa – che proprio in quel periodo la Cna accusò l’opposizione d’essere contraria allo sviluppo della zona industriale di Ospedalicchio, visto che numerose aziende erano in attesa di insediarsi con urgenza in quell’area”. Masci afferma poi che nel mese di gennaio di quest’anno si è provveduto a sollecitare un’accelerazione della pratica, che però, è continuata a rimanere ferma. Il capogruppo allora si domanda del motivo dello stop formulando anche l’ipotesi dello scarso interessamento a procedere con il Pip”. “Essendo la stessa pronta per l’approvazione – dichiara – chiediamo il suo inserimento all’ordine del giorno del consiglio comunale, poiché gli imprenditori e la cittadinanza, hanno urgente necessità di risposte, di scelte, di fatti, e non di assistere ad un continuo litigio all’interno della maggioranza che non riesce a decidere quale assessore sostituire e con chi”. “Vorrei che la discussione all’interno della maggioranza avesse ad oggetto le scelte da compiere e non i posti da occupare – conclude il capogruppo – non è ammissibile rinviare le decisioni di anno in anno come sta avvenendo per la realizzazione della scuola a tempo pieno di XXV Aprile che doveva essere già iniziata”.
Michela Dominici
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