mencarelliUn manoscritto autentico dell’epoca è stato rinvenuto nell’archivio vescovile redatto da don Mattei 

Per opera di Antonio Mencarelli

BASTIA UMBRA Il censimento della parrocchia di Bastia del 1853, ritrovato in un manoscritto autentico custodito presso l’Archivio vescovile di Assisi, è stato trascritto in un libro da Antonio Mencarelli (LaPatria annotata. Bastia nel censimento parrocchiale del 1853). “Il parroco priore che lo redasse, don Alessandro Mattei, suddivise il territorio di spettanza della parrocchia (allora intitolata a Santa Croce e San Michele Arcangelo) in tre parti”, spiega l’autore. “Il Borgo all’interno delle vecchie mura,l’insediamento fluviale di Bastiola, e la Campagna”. Le famiglie della parrocchia, i cui confini uscivano a volte oltre quelli municipali, erano 406,i residenti 2.379.La famiglia più numerosa era quella di Vincenzo Antonini, colono, con 21 componenti (tutte citati), seguita da un altro Antonini, Antonio, con 20. Altre famiglie patriarcali erano quelle di Antonio Fioravanti (17 persone) Bernardino Cianetti e Gesualdo Susta (16). Molti gli individui provenienti dall’’orfanotrofio di Perugia (conosciuti come “Esposti”). “Per la prima volta – conclude l’autore – siamo forse in grado di sapere esattamente quanti e, soprattutto, chi, dal più anziano al bimbo ancora in fasce, erano gli abitanti della nostra antica terra, oltre 150 anni fa”.

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