La denuncia della consigliera Renzini: “Il Comune ha sborsato 2.500 euro per evitare lo sfratto dalla casa Ater”

BASTIA UMBRA Un’amministrazione di centrodestra che versa a una famiglia rom una cifra pari a circa 2.500 euro (su 4.000 euro complessivi di debito) per permettere alla stessa di continuare ad abitare in un appartamento di proprietà Ater, “sanando cioè una situazione di inadempienza e di assoluta illegalità con i soldi dei contribuenti e sacrificando così anche coloro che sono prossimi
in graduatoria per l’assegnazione di un alloggio di edilizia popolare”. E’ la denuncia del consigliere Fabrizia Renzini del gruppo misto: nei giorni scorsi – spiegala consigliera -i cittadini
di Bastia avevano visto l’impiego di ben 35 persone tra polizia di Stato, carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco, croce rossa, protezione civile, servizi sociali, psichiatra della Asl e altre
forze” per tentare di riportare la legalità, tentativo però conclusosi con un nulla di fatto viste le “minacce delle due famiglie coinvolte, una morosa di etnia rom al piano terra di via Gran
Sasso e l’altra marocchina occupante abusivamente un appartamento al piano primo della stessa palazzina”. La giunta bastiola guidata da Ansideri – sempre secondo la ricostruzione di Renzini – ha preferito sanare lo sfratto “piuttosto che – scrive il consigliere – adoperarsi a riportare in città, la oggi più che mai necessaria, legalità” e il tutto è “tanto più incomprensibile visto che –
scrive ancora il consigliere – la casa era ben arredata e dotata di ogni comfort, dal televisore di nuova generazione ai curati tendaggi, suppellettili e mobili vari”, segnale non certo di
disagi. “Stiamo parlando di quella stessa amministrazione – conclude la nota – che da ben nove anni sostiene che a Bastia Umbra molti interventi non possono essere realizzati per carenza
di risorse economiche e che non rendiconta nemmeno di tutti i contributi concessi nel corso degli anni a questi signori che riescono ad attingere risorse dalle casse comunali
pur di continuare ad occupare abitazioni in danno di altri cittadini, onesti e disposti a pagare regolarmente”.

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