LA CATTURA

Espulso dall’Italia l’estate scorsa dimorava stabilmente a Bastia Umbra dove svolgeva le normali attività quotidiane, tra cui accompagnare anche il figlio a scuola. Questa routine si è interrotta di colpo qualche giorno fa,
quando il soggetto in questione, un macedone di ventisette anni,
è stato rintracciato dai finanzieri di Assisi e arrestato per le violazioni
previste dal Testo unico sull’immigrazione. L’uomo, nonostante
il divieto d’ingresso sul territorio nazionale per dieci anni, era riuscito ad eludere i controlli e da alcune settimane viveva a Bastia pur senza lavorare.
Tuttavia la guardia di finanza, nell’ambito dei consueti controlli
sui flussi di denaro con l’estero, ha scoperto che l’indagato, formalmente nullafacente, aveva effettuato alcune transazioni finanziarie, attraverso il sistema di “money transfer”, utilizzando, di volta in volta, diversi documenti con generalità diverse ma sempre con la sua foto. Al punto che, nel breve lasso di tempo di due mesi, si è presentato presso un’agenzia di trasferimento di denaro con ben cinque nomi e cognomi completamente
differenti tra loro. Dopo aver convalidato l’arresto, il tribunale
di Perugia ha concesso, il nulla osta per l’espulsione.
Massimiliano Camilletti

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