IL CASO
BASTIA UMBRA Imbrattati i cartelli che pubblicizzano il circo. Spray nero per oscurare gli appuntamenti dell’Universal circus che propone il proprio spettacolo in via Silone, in prossimità del centro fieristico regionale. Stop animali c’è scritto in un cartello. Chi ha scelto questo poco civile modo di protestare contro il circo evidentemente intende denunciare l’altrettanto poco civile utilizzo di animali esotici nei circhi itineranti, in condizioni contrarie alle loro esigenze etologiche. La Lav ha stimato che in Italia ci sono circa 2100 animali detenuti in poco più di 100 circhi. Molto spesso si tratta di specie in via di estinzione come ad esempio elefanti, tigri, leoni, ippopotami e rinoceronti. L’Universal circus ha da accudire elefanti, cammelli, cavallini e altre specie esotiche. Uno dei due elefanti è morto circa tre mesi fa a Fabriano dove il circo era bloccato dall’ottobre 2020, da quando è partita la seconda ondata della pandemia da coronavirus e sono stati congelati gli spettacoli itineranti e viaggianti. Massimiliano Camilletti

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