Da venerdì a domenica attesi migliaia di visitatori a Bastia

IL PRESIDENTE BOGLIARI «Una risposta di vitalità da parte degli imprenditori nonostante la congiuntura»

BASTIA UMBRA SONO I NUMERI, e non solo questi, a fare grande la 45ma edizione di Agriumbria, che si tiene all’Umbriafiere dal 5 al 7 aprile.
Con 416 espositori, che porteranno in fiera più di 1.500 imprese, l’appuntamento del prossimo fine-settimana è con una rassegna agroalimentare, una sorta di festa popolare del mondo rurale carica di speranze e nostalgie, ma soprattutto sarà un incontro con l’innovazione tecnologica dell’agricoltura, della zootecnia, dell’impiantistica e anche dell’alimentazione. Agriumbria rappresenta un punto ideale della tradizione nella continuità con la necessità di innovare per aumentare e migliorare la qualità dei prodotti agricoli. L’appuntamento è tra operatori ed esperti, ma anche con un gran numero di visitatori estranei all’agricoltura che scelgono la mostra-mercato di Bastia per riconciliarsi con il settore primario.
«IL TUTTO ESAURITO per mancanza di spazi espositivi, che ha comportato l’esclusione di oltre cento espositori – rileva il presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari – va interpretato come una risposta di vitalità di una categoria imprenditoriale che intende mostrare cauto ottimismo».
In questi 45 anni ci sono stati alti e bassi, con crisi determinate anche da malattie degli animali. Mai, però anche negli anni più critici, si è potuto parlare di marginalità del settore. Anche oggi, nonostante la limitazione di risorse finanziarie, il settore zootecnico con mostre e aste, oltre alle rassegne, assicura nelle tre giornate fieristiche la presenza di oltre 600 capi, di differenti specie e razze, negli appositi ring che saranno oggetto di concorsi e valutazioni da parte degli esperti e di studenti, provenienti da diversi istituti tecnici agrari, che assumeranno il ruolo di giudici per trasferire le nozioni acquisite a scuola su capi di elevata genealogia.
LA RICCHEZZA di mostre, promosse da Associazione regionale Allevatori (Ara) dell’Umbria, Aia con Italialleva, portano nel quartiere fieristico bovini di razza Chianina e Frisona, mostre mercato di riproduttori di razze ovine e caprine ad attitudine produzione latte e di animali da cortile e selvaggina. Inoltre, l’esposizione zootecnica con il marchio Italialleva consente di avere un quadro completo delle principali razze italiane (bovina, ovicaprina, equina, avicunicola e suina). Una tale panoramica zootecnica, oltre a confermare i risultati positivi ottenuti con il lavoro di miglioramento genetico condotto da istituti sperimentali, università e associazioni di razza, valorizza la professionalità degli allevatori che hanno adottato tecniche ecocompatibili di allevamento e sistemi di alimentazione le cui componenti di origine naturale (fieno e cereali) garantiscono una produzione di carne e di latte di qualità. Nelle giornate fieristiche il visitatore avrà anche la possibilità, come consumatore, di verificare la qualità dei prodotti mediante degustazioni.

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