La 50esima edizione della rassegna va in archivio con un bilancio esaltante. A “C’è” il premio per il toro più grande d’Italia

BASTIA UMBRA Più di 75mila visitatori hanno festeggiato le nozze d’oro di Agriumbria. L’edizione numero 50 della mostra nazionale dedicata ad agricoltura, zootecnica e alimentazione
ha chiuso i battenti al centro fieristico Maschiella battendo ogni record. Bastano da sole le oltre 40mila presenze registrate ieri per la giornata conclusiva, che impreziosiscono numeri che erano già
di assoluta eccellenza: 2.500 aziende presenti, 450 stand e 600 animali per un pubblico fatto non solo di intenditori, ma anche e soprattutto di famiglie, bambini e amanti della natura. La giornata conclusiva, fra le mille opportunità offerte da Agriumbria, è stata comunque caratterizzata dalla spettacolare rassegna dedicata alla razza Chianina. Il premio per il toro più grande d’Italia
– e probabilmente del mondo visto che il nostro Paese è leader a livello internazionale – è andato a “C’è”, uno splendido esemplare di 1.640 chili allevato dall’azienda agricola dei fratelli Lucchetti alle porte di Perugia. Un riconoscimento che ribadisce la forza della zootecnia italiana nel mondo e della selezione genetica delle razze bovine che viene portata avanti con successo nel nostro Paese.Non a caso i semi riproduttivi delle razze italiane sono i più richiesti al mondo e la maggior parte degli allevamenti di carne degli Stati Uniti (nazione al primo posto per ciò che riguardala produzione) si rivolge a riproduttori italiani. Davvero tantissime persone, provenienti da tutte le parti d’Italia sono arrivate nel polo Lodovico Maschiella di Bastia Umbra,dove Umbriafiere
ha visto realizzati tutti i progetti messi in campo per la 50esima edizione di Agriumbria. “Siamo molto soddisfatti – commenta Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere -dei numeri raggiunti
e dei temi proposti in questa edizione speciale di Agriumbria. La soddisfazione è quella che ci arriva anche dai nostri espositori, dai partner, dalle federazioni e dalle associazioni di categoria. Pensando al futuro, da domani saremo già al lavoro per la seconda edizione di Eima show dal 13 al 15 luglio a Casalina”.Eima show Umbria, l’evento dimostrativo di macchine e attrezzature
per l’agricoltura di precisione, rappresenterà per Umbriafiere un salto di qualità notevole, evoluzione dinamica di Agriumbria, che metterà in mostra le migliori macchine direttamente con prove
nei campi. Un evento pensato per gli imprenditori agricoliche avranno così la possibilità di confrontare le loro esigenze direttamente con chi le macchine le progetta e le costruisce. L’invasione pacifica dei visitatori di Agriumbria 2018 ha preso forma sin dalle prime ore del mattino, con lunghe file agli ingressi e la curiosità di tutti di conoscere più da vicino tutto ciò che si sviluppa
lungo la filiera dell’agricoltura. Tanti i temi approfonditi nei tre giorni della rassegna e tante le convergenze che i diversi settori agricoli hanno avuto la possibilità di condividere:
sostenibilità, innovazione continua, formazione,investimenti in tecnologia, sicurezza e giovani in agricoltura. Uno scenario globale, arricchito dal proverbiale orgoglio con cui il mondo agricolo
è sempre in grado di presentarsi ad Agriumbria.

“Pagamenti Agea, chi lavora la terramerita rispetto”

Esponenti della Lega e Prisco (FdI) puntano a risolvere il problema della liquidazione dei contributi Ue

BASTIA UMBRA I ritardi con cui vengono liquidati i contributi europei del Piano di sviluppo rurale agli agricoltori della nostra regione hanno tenuto banco anche fra i padiglioni di Agriumbria,
frequentati ieri mattina anche da alcuni esponenti della Lega (i deputati Marchetti e Caparvi, i senatori Briziarelli e Tesei, il capogruppo regioale Fiorini eil vicepresidente del consiglio
regionale Mancini). Da Bastia Umbra hanno promesso battaglia sui “ritardi intollerabili nei pagamenti alle  imprese agricole umbre beneficiarie del Psr”, annunciando “un’azione
politica congiunta in Regione e in Parlamento per chiarire una volta per tutte questa vicenda e incoraggiare l’accelerazione delle procedure dei pagamenti da parte di Agea al fine di assicurare
alle imprese le condizioni necessarie per svolgere con dignità il proprio lavoro. Bisogna dare pari opportunità non solo ai grandi attori del settore, ma anche alle piccole aziende, come quelle
a conduzione familiare, di cui è ricco il territorio umbro”. Sulla vicenda ha preso posizione anche l’onorevole Emanuele Prisco di Fratelli d’Italia, che propone l’apertura di nuove
sedi regionali di Agenzie perle erogazioni in agricoltura per garantire assistenza agli imprenditori del settore e accelerare le pratiche per l’ottenimento di fondi europei per lo sviluppo rurale. “Il
ruolo di Agea – spiega Prisco – è centrale in una regione come l’Umbria che a differenza di molte altre è stata anche martoriata dal terremoto. Stando ai dati forniti da Coldiretti almeno 50 milioni di euro spetterebbero alle nostre aziende, che sono costrette ad anticipare denaro per gli investimenti, anche rivolgendosi alle banche che il più delle volte non concedono finanziamenti proprio perché le garanzie non vengono ritenute sufficienti. In questo modo si blocca un sistema, quello legato al made in Umbria,che in un momento di estrema difficoltà va difeso con tutti i mezzi dalla
concorrenza che a prezzi più bassi, su scala nazionale, continua a occupare gli scaffali dei nostri supermercati”.

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