L’INTERVISTA
BASTIA UMBRA Al centro congressi di Umbriafiere, questa mattina a tagliare il nastro alle 9.15 ci sarà Gian Marco Centinaio, sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali con lui Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria. Inoltre Roberto Morroni, assessore regionale all’Agricoltura; Maurizio Oliviero, magnifico rettore dell’Università di Perugia; Paola Lungarotti, sindaco di Bastia; Giorgio Mencaroni, presidente Camera di Commercio dell’Umbria e naturalmente il padrone di casa Lazzaro Bogliari. 
Presidente Bogliari, 400 stand ad Agriumbria: tanti, pochi, si aspettava di più o temeva che fossero meno? 
«Molte più di quelle che prevedevamo, segno della grande voglia di reagire alle difficoltà create dalla crisi epidemiologica». 
Un programma che ricalca il cliché ormai consolidato o ci sono novità? 
«Il format è sempre lo stesso che negli anni ha riscosso successo. Le novità sono da ricercare nei prodotti e attrezzature esposte e che gli occhi attenti dei tanti operatori agricoli sanno riconoscere». 
Quale secondo lei è la cosa più attrattiva della manifestazione edizione 2021? 
«Agriumbria attrae da sempre per la sua tipicità. Oltre ad essere una fiera espositiva è un appuntamento non solo per addetti ai lavori ma anche per semplici curiosi che trovano storia, tradizioni, innovazioni del mondo agricolo. E’ soprattutto un’occasione per far conoscere alle giovani generazioni i temi più importanti che il settore agricolo propone: educazione alimentare, benessere animale, sostenibilità ambientale, sicurezza in agricoltura». 
A proposito di pubblico, ci sono elementi che fanno presagire una affluenza consistente o si teme che la situazione pandemica freni? 
«Le molte richieste di informazioni fanno presagire un buon afflusso di pubblico. La voglia di reagire alle tante restrizioni è ben manifestata. Altre mostre agricole già svolte hanno rilevato presenze importanti». 
Quali potrebbero essere i presenti ad oltranza o a quale categoria potrebbero appartenere gli assenti che temono i contagi? 
«La presenza degli operatori agricoli sarà sicuramente di rilievo. Ci sono già prenotazioni da varie regioni». 
Le assicurazioni sul rispetto dei protocolli dovrebbero essere sufficienti e a giudicare dalle adesioni si dovrebbe stare tranquilli? 
«Non ci sono assicurazioni sul rispetto dei protocolli ma certezze organizzative. Sia nella fase di allestimento che nei giorni di fiera sono attivati controlli di ingresso con la lettura del green pass. Per chi ancora non vaccinato sarà presente un punto tamponi per il rilascio del green pass temporaneo. Quindi ingressi con il rispetto dei protocolli di sicurezza ormai noti a tutti». 
Per i bambini che accompagnano i grandi al di là della forte attrattiva rappresentata dagli animali c’è qualcosa di speciale? 
«I bambini sono da sempre i primi a voler conoscere un mondo spesso conosciuto in qualche libro di scuola. Vedere da vicino i mega trattori e le macchine agricole, bovini ed ovicaprini delle varie razze, gli animali da cortile costituisce, per coloro che non vivono realtà agricole, sicuramente una sorpresa. Possono finalmente sapere che un uovo non nasce in frigorifero».
Luigi Foglietti 

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