«Alta velocità a S. Egidio»

Adesione del Presidente Cozzari all’ipotesi del nuovo tracciato 
 
 PERUGIA — Dopo il parere sui circondari, il presidente della Provincia, Giulio Cozzari, dà anche una spallata al pensiero dominante sulla rete ferroviaria in Umbria. Piace infatti a Cozzari l’ipotesi di variante al raddoppio della tratta ferroviaria Foligno-Fossato di Vico. Tale ipotesi consiste in un tracciato che da Bastia raggiungerebbe Fossato, toccando Assisi, l’aeroporto di S. Egidio e Branca. Lo ha sostenuto intervenendo in Consiglio su sollecitazione del gruppo di Rifondazione che, con un’interrogazione, chiedeva all’organo di governo di esprimersi in merito alle ipotesi sul tappeto per superare la condizione di isolamento ferroviario dell’Umbria. In particolare, i consiglieri del Prc Fausto Cocciari e Guido De Prisco hanno chiesto valutazioni sulla variante al raddoppio Foligno-Fossato di Vico e sul raddoppio della trasversale Foligno-Terontola che consentirebbe un collegamento dell’Umbria all’Alta Velocità. Rendendo noto che, seppur in assenza di qualunque progetto concreto, le Ferrovie dello Stato stanno prendendo in seria considerazione l’ipotesi di diversificazione del tracciato, realizzando il nuovo percorso Bastia-Assisi-S. Egidio-Branca-Fossato, Cozzari si è detto convinto che tale soluzione porterebbe con sé diversi benefici per la regione. «A fronte di un allungamento del tracciato di circa 18 chilometri e del tempo di percorrenza di 10 minuti — ha spiegato Cozzari — con questa soluzione si otterrebbe un sostanziale incremento del bacino di utenza che passerebbe dalle attuali 40-50mila persone a ben 400.000. Tale percorso inoltre — ha aggiunto — definibile di ‘media velocità’, non toglie nulla al progetto dell’Alta Velocità. Al contrario, va a gratificare zone che per importanza hanno bisogno di migliori collegamenti, quali Assisi, l’aeroporto di S. Egidio (che in questo modo sarebbe collegato a Fiumicino in un’ora e un quarto), la stazione ferroviaria di Perugia, Gubbio». Per l’importanza che riveste, l’argomento, a parere del presidente, non dovrebbe essere trattato «nelle segrete stanze», bensì partecipato alla maggior parte dei soggetti e approfondito in tutte le sedi opportune. 

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