A rivolgerlo è l’associazione Progetto Bastia
BASTIA «Partiti e singoli cittadini possono insieme tentare di realizzare un laboratorio politico, un contenitore di idee e proposte, frutto di una partecipazione attiva e di una ritrovata socialità messe al servizio del bene comune, per portare Bastia ad essere finalmente città d’Europa». E’l’appello che rivolge l’associazione «Progetto Bastia» in rotta di collisione l’attuale maggioranza del governo cittadino sul piano delle scelte presenti e future: con l’invito a una mobilitazione per dar vita a Bastia «città d’Europa». «Intravediamo un progressivo e lento declino della comunità, causato dall’attività delle ultime amministrazioni, che hanno portato ad un ristagno della vita sociale con conseguenze anche sul piano economico – viene evidenziato dall’associazione che ha visto quali promotori Paolo Ansideri, Giampiero Bianchi, Clotilde Ceccomori, Ermanno Spoto -. L’ostinato riferimento a modelli socio-culturali del passato e a un’idea conservativa della città, hanno di fatto isolato la stessa dal contesto contemporaneo. Sulla base di questa convinzione chi governa si trova di fatto ad escludere dalle proprie decisioni ogni impulso all’innovazione che è oggi invece il reale motore di società ed economia».

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