Il provvedimento sulle zone compromesse, adottato un anno fa, si avvia verso la fase finale in consiglio 
 
BASTIA — Si riparla di aree C0, l’ennesimo intervento nelle aree agricole compromesse per consentire ampliamenti volumetrici negli edifici esistenti. Siamo alla fase finale del provvedimento adottato un anno fa dal consiglio comunale che ora dovrà tornare ad occuparsene esaminando le numerose osservazioni. Ne sono state presentate oltre sessanta, nonostante l’intervento nelle aree sia di portata limitata e voluto per dare una soluzione omogenea a zone che presentano le stesse caratteristiche rispetto ai provvedimenti precedenti. La questione, dopo l’istruttoria degli uffici e dell’amministrazione, è arrivata alla commissione consiliare urbanistica che, senza entrare nel merito, ha analizzato il lavoro. Un esame sui metodi che il Comune si è dato per vagliare le osservazioni. «Nove punti – ha spiegato l’assessore Monia Giacanella – che non intendono stravolgere l’impostazione del provvedimento che è stato varato per aggiustare e rendere omogenee situazioni simili, finora trattate in maniera diversa. Siamo intenzionati, d’intesa con l’ufficio, a recepire le osservazioni che segnalino errori materiali, possibili aumenti volumetrici che rientrino, però, nei limiti stabiliti dalla delibera. Per dare un’idea delle dimensioni parliamo di possibilità complessive di ampliamento entro i 1.500 metri cubi. Il gran numero delle osservazioni è anche frutto del lavoro di partecipazione da noi attivato lo scorso luglio con incontri pubblici nelle periferie». L’intesa in commissione è che si procederà all’esame delle singole osservazioni in consiglio comunale e, se necessario, sarà dedicato al problema anche più di una sola seduta. Rimane da definire se gli ampliamenti vadano concessi solo a coloro che hanno presentato domanda o anche ad altri che, pur non avendolo chiesto, si trovino in situazioni analoghe.
M.S.

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