Ricatta la moglie straniera
 
 BASTIA UMBRA – Ricatta la moglie finisce in manette. E’ successo l’altra sera in via San Rocco, protagonista un operaio originario di Città di Castello. Che secondo l’accusa, non ha trovato di meglio che riccattare la moglie, una giovan russa, minacciando di rivelare che il loro era stato un matrimonio “finto”, cioè buono soltanto per far ottenere alla donna il permesso di soggiorno e i benefici della permanenza in Italia. Lui ha chiesto soldi, mille euro, e la presenza di un legale per il passaggio del denaro. Lei non si è persa d’animo, non ha ceduto al ricatto e si è presentata all’appuntamento con i carabinieri a cui aveva denunciato tutto e i militari dell’Arma di Tuoro (la donna, infatti, vive sulle sponde del lago Trasimeno) sono arrivati mentre l’uomo stava per intascare i quattrini ed hanno fatto scattare le manette ai polsi dell’operaio. L’accusa è di estorsione. A supporto dei carabinieri della stazione lacustre sonbo intervenuti i militari della Bastia Umbra. La donna ricattata si era rivolta ad un legale (l’avvocato Gianni Dionigi) che l’ha invitata a rivolgersi al militari dell’Arma per non cedere al marito che, all’improvviso, si è trasformato in un incredibile ricattatore. Adesso l’uomo dovrà spiegare agli investigatori i motivi del gesto e perché ha deciso di taglieggiare la moglie.



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