L’INDAGINE
BASTIA Daspo Willy per due ragazzi che lo scorso primo luglio, in un esercizio pubblico di Bastia Umbra, hanno aggredito un cittadino straniero. Sono un italiano di 23 anni e un albanese di 28 i destinatari del provvedimento di prevenzione emesso dalla polizia di Stato. La misura è scaturita dall’attività di accertamento svolta dalla divisione Anticrimine della questura che, in considerazione della gravità dell’episodio, della modalità con le quali è avvenuto e dell’allarme sociale creato nei confronti degli avventori del locale pubblico, ha ritenuto la condotta tenuta dai due tale da determinare una situazione di grave pericolo e turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica. Per questi motivi, al fine di tutelare tutte le persone che sono solite frequentare quei luoghi ed evitare che possano diventare teatro di nuovi episodi analoghi, il questore di Perugia ha fatto ricorso al Daspo.
Ai due ragazzi destinatari della misura, per 12 mesi sarà vietato l’accesso ai pubblici esercizi ed ai locali di pubblico intrattenimento presenti nell’intera provincia di Perugia. Agli stessi sarà inoltre impedito di sostare nelle loro immediate vicinanze. Queste misure di prevenzione, particolarmente importanti e incisive, rientrano nella categoria più ampia dei divieti di accesso ad aree urbane (Dacur)). In caso di violazione della misura rischiano il carcere da sei mesi a due anni e multe fino a 20 mila euro. Un daspo dunque per la movida violenta, che nasce dal caso di Willy Monteiro Duarte, il 21enne pestato a morte nella notte tra il 5 e il 6 settembre a Colleferro nel tentativo di difendere un amico in difficoltà. Ad ucciderlo sono stati Gabriele e Marco Bianchi e Mario Pincarelli, già conosciuti alle forze dell’ordine per pestaggi, spaccio e riscossione di spaccio per conto di terzi, e Francesco Belleggia, incensurato.
Massimiliano Camilletti

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