Sospeso dall’amministrazione il cartellone degli eventi in attesa dell’addio a Enrico e Gianluca

BASTIA UMBRA La città è ancora sotto choc per la scomparsa di Enrico Cioli e Gianluca Trevani, i due sub bastioli morti domenica al largo delle coste toscane mentre facevano ciò che più amavano: esplorare il profondo mare. Dopo l’annuncio del lutto cittadino nel giorno dei funerali, insegno di cordoglio ieri l’amministrazione ha comunicato anche la sospensione della rassegna di eventi “Bastia Estate” fino a data da definirsi, e in ogni caso successiva al rito funebre.Rinviati, pertanto, tutti i prossimi appuntamenti,ovvero il concerto lirico in programma per stasera e i due appuntamenti di sabato e domenica. In attesa dell’esito dell’autopsia, che si spera possa far luce sui tanti punti oscuri di una tragedia ancora inspiegabile, in città il dolore per la mortedi Enrico e Gianluca lascia intanto spazio alla rabbia di parenti e amici, inconsolabili ed increduli, per una sciagura che forse poteva essere evitata. A causarla, secondo la direzione presa dalle indagini, forse un difetto delle bombole.Un’ipotesi, quella dell’errore umano, che già nelle ore successiva all’incidente al largo di Talamone si era fatta prepotentemente spazio fra chi conosceva Enrico e GianLuca
da vicino. I due non erano principianti. Avevano da tempo il brevetto da sub e conoscevano bene il mare.Enrico,tappezziere nella nota ditta di famiglia, bastiolo doc, frequentava assiduamente la piscina comunale partecipando a corsi di nuoto e gare. Anche Gianluca, tecnico informatico,originario di Assisi ma residente a Bastia da anni, era un nuotatore e sub esperto. I loro corpi sono stati ritrovati a metri di distanza da quello del medico Fabio Giaimo, visto battersi i pugni sul petto in evidente sofferenza.Quanto accaduto ai due bastioli, invece, resta per ora avvolto nel mistero.
Un mistero che acuisce il dolore e accresce la rabbia delle famiglie, alimentata dall’aver appreso della scomparsa dei propri ragazzi quando i loro nomi gia’ rimbalzavano su siti internet e social network, nutrendo il tam tam mediatico su una tragedia della quale i familiari stessi, alcuni dei quali in vacanza, erano all’oscuro. Continua, intanto, in queste ore, la solidarietà della comunità, che non lesina manifestazioni di cordoglio e vicinanza alle due famiglie, circondate dall’affetto di una città in lutto che ora attende il rientro di Enrico e Gian Luca per dare ai suoi bravi ragazzi l’ultimo saluto.
Sara Caponi

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