Per l’opposizione le attività commerciali di via Roma meritavano una scontistica per i disagi. La giunta: “Non rientrano nei criteri oggettivi stabiliti dalla legge”
BASTIA UMBRA Botta e risposta tra minoranza e maggioranza dopo l’ approvazione delle tariffe Tari a Bastia Umbra: “Nell’ultimo consiglio comunale – attaccano Stefano Santoni e Francesca Sforna (Fratelli d’Italia), Moreno Ricci (Gruppo misto) Giulio Provvidenza (Paola Lungarotti Sindaco) e Catia Degli Esposti e Fabrizio Raspa ( Civica per Bastia) – sono state approvate le nuove tariffe, calcolate come da norma basandosi sul consuntivo dell’anno 2023, periodo amministrato dal centrodestra: conti di ieri che hanno consentito oggi di applicare le riduzioni. Ma l’attuale amministrazione di sinistra inciampa nuovamente, si autoconvince che i disagi non ci sono in via Roma. E non concede lo sconto Tari alle attività commerciali che si affacciano su tale via”. Ma la giunta interviene per difendere la sua decisione: “Il provvedimento per le aree situate nell’area antistante i cantieri di piazza Mazzini e piazza Cavour – spiegano – è stato preso perché sono interessate da significativi disagi dovuti a lavori avviati nell’ottobre 2023 e destinati a proseguire per circa due anni e mezzo. Via Roma non è inclusa perché i disagi lamentati non rientrano nei criteri oggettivi stabiliti dalla legge che consente l’applicazione di agevolazioni esclusivamente in zone precluse al traffico a causa di lavori pubblici protratti per oltre sei mesi. A via Roma, seppur presenti situazioni di cantiere, non sussistono queste condizioni, né per durata né per impatto diretto sulla fruibilità commerciale. Capire la differenza tra disagio percepito e danno oggettivo e il primo passo per un’amministrazione seria”, concludono.
F.P.
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