I democratici ai sinistra bastioli non riescono proprio a decidersi: oggi l’incontro con Bracco
Accanto ad Aristei e Lombardi, spunta l’ipotesi di un terzo nome in rosa
GIOVANNI ZAVARELLA
BASTIA – Ancora suspance per il candidato a sindaco dei Ds per il comune di Bastia.
Ieri pomeriggio la difficile scelta sembrava quasi fatta. E invece no. Bisogna ancora attendere. Rosella Aristei o Francesco Lombardi. Questo è il dilemma, il dilemma dei D.S. di Bastia Umbra e della Provincia di Perugia. Dopo il passo indietro di Antonio Criscuolo sembrava che tutto filasse liscio come l’olio. Sembrava che prendesse sempre più corpo la candidatura di Francesco Lombardi. Ma sembra che non sia proprio così. Rosella Aristei non intende fuggire dal campo di battaglia. Chi la conosce sa e dice che combatterà fino all’ultimo. O almeno non è facile e tutto scontato. Infatti si sta passando di rinvio in rinvio. E sembra che prima di giovedì o venerdì prossimo tutto resta incerto. Mai come questa volta i diessini si sono trovati con tanti cavalli di razza in corsa. Ma non si pensi che le bocce siano ferme. Gli incontri più o meno palesi di gruppi si rincorrono. I telefoni si infuocano. La matassa è tanto aggrovigliata. E dipanarla non è facile. I due contendenti non sono soli. Dietro di loro si muovono “agguerriti” eserciti l’uno contro l’altro armati. I sostenitori esistono dall’uno all’altra parte. Non mancano i clientes. E tanti incerti che si muovono con difficoltà perché temono di inimicarsi l’una o l’altro. Certo è che l’Unione Comunale, qualsiasi decisione dovesse prendere, autonomamente o perché sollecitata in un senso o nell’altro dai maggiorenti perugini, si troverà a dover registrare o fronteggiare, se le nostre sensazioni e informazioni sono esatte, situazioni di lacerazioni non facilmente ricomponibili. (Anche se in politica mai dire mai). E questo spiega anche perché la decisione tarda a venire. Si stanno tentando abboccamenti, accomodamenti, soluzioni alternative, proposte subordinate, promesse future. Come andrà a finire la bagarre. Non è dato di sapere. Non solo perché non si è indovini, ma anche perché bisogna capire il peso e la interferenza degli organi di partito e dei “lord protettori” dell’uno e dell’altra di Perugia sulle persone e sugli organismi locali di Bastia Umbra. E poi c’è il silenzio delle ‘vedette lombarde’ degli alleati di centrosinistra. Che mi risulta da fonte attendibile, non accetteranno ,senza colpo ferire, una qualsiasi candidatura, soprattutto se non è gradita. E’ un vero ginepraio. Questa volta , come da tempo , la sinistra che a Bastia governa da tempo immemorabile può perdere solo contro se stessa. E poi c’è Rifondazione Comunista che vuole vedere i programmi. Ma che poi sono gli uomini a doverli realizzare. E una situazione di stallo che potrebbe sbloccarsi proprio oggi visto che il segretario regionale del partito Fabrizio Bracco ha convocato per sia Francesco Lombardi.
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