Candidatura Lombardi: Rc punta i piedi

Venerdì scorso la riunione tra Ds, Rifondazione, Sdi e Pdci

MASSIMILIANO CAMILLETTI

BASTIA UMBRA – I ds incassano l’avallo dei socialisti alla candidatura a sindaco di Francesco Lombardi, non quello di rifondazione comunista. Le resistenze dei rifondatori (da sempre molto sensibili alle questioni urbanistiche) nei confronti di Francesco Lombardi, sono di natura squisitamente politica e non certo personale. Le dimissioni temporanee da segretario provinciale della Cna rassegnate nei giorni scorsi da Lombardi non basterebbero per rifondazione a superare il conflitto di interessi che, al contrario, permarrebbe proprio in virtù del carattere temporaneo dell’aspettativa. Il gradimento del pdci alla candidatura Lombardi era stato espresso invece già nel corso della consultazione di martedì scorso. Per l’incontro con la margherita, programmato in un primo momento per ieri, bisognerà attendere prima che il tavolo regionale dirima la controversia folignate dove ds e margherita sono ormai ai ferri corti sulla scelta del dopo Salari. Se dovesse spuntarla il candidato ds Mismetti si riaprirebbero i giochi con la margherita bastiola che rivendicherebbe con forza il candidato a sindaco (con ogni probabilità l’attuale assessore ai servizi sociali Giorgio Antonini). Se invece a Foligno dovesse imporsi l’uomo della margherita Masci, allora il coordinatore regionale del partito darebbe l’ok alla candidatura a sindaco di Lombardi. Intanto il primo embrione della coalizione di centrosinistra tornerà a riunirsi martedì per parlare, questa volta, di programma.
Da registrare infine che prende sempre più corpo l’ipotesi che Rosella Aristei si candidi con la sua lista a sindaco della città. A sostenerla ci sarebbe inoltre un’altra lista molto trasversale nella sua composizione in grado di dragare voti a sinistra, nel centro e a destra. Insomma in uno scenario sempre meno irreale i candidati a gareggiare per ricoprire la poltrona di primo cittadino della città alle elezioni del 12 e 13 giugno potrebbero essere addirittura quattro: Lombardi, Masci, Aristei e Luigino Ciotti.