«Volevamo ringraziare immensamente l’angelo che nel pomeriggio di domenica nella rotonda di Bastia Umbra ci ha prestato aiuto salvando nostro figlio di soli 4 anni hanno scritto i genitori Tamara e Daniele sul gruppo Sei di Assisi se-. Grazie a tutti quelli che si sono fermati aiutandoci nei minuti più brutti della nostra vita. Grazie alla signora che ha chiamato i soccorsi sanitari e ci ha accompagnati all’ospedale di Assisi. Nostro figlio è vivo grazie a voi. Non smetteremo mai di ringraziarvi. Che Dio vi benedica». 
La coppia si era recata in Umbria in occasione del raduno del Vespa club Assisi, per poi dirigersi a Eurochocolate. Proprio mentre stavano ripartendo il bambino ha rischiato il soffocamento. «Ho sempre amato Assisi ha aggiunto la mamma Tamara che vive ad Aprilia -. Ora l’amerò ancora di più». Tornata a casa, la coppia ieri si è recata in chiesa: «Siamo andati nella nostra chiesa ad accendere un cero per San Francesco, Santa Chiara e il beato Carlo Curtis. Abbiamo inoltre pregato per tutta Assisi».
Il bambino è stato salvato grazie alla manovra di Heimlich messa in atto tempestivamente dal passante. Si tratta di una tecnica di primo soccorso per rimuovere un’ostruzione delle vie aeree. È un’efficace misura per risolvere in modo rapido molti casi di soffocamento. La manovra prende il nome dal medico statunitense Henry Heimlich, che per primo la descrisse nel 1974. 
E anche in Italia si è rilevata spesso determinante, come testimonia da ultimo il caso di Michael. Un boccone troppo grosso, una caramella o un qualsiasi oggetto ciucciato da un bambino possono trasformasi in potenziali pericoli: il volto diventa cianotico, la bocca si apre a cercare inutilmente l’aria. In questi drammatici momenti il crinale tra la vita e il dramma ha un nome ben preciso, manovra di Heimlich: una serie di colpi secchi e decisi che un adulto deve avere la prontezza di riflessi di eseguire senza perdere tempo. 
Il 27% delle morti accidentali nei bambini da zero a quattro anni avviene proprio per soffocamento di cibo o corpi estranei: si tratta della seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali. 
Massimiliano Camilletti 

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