Gramaccia, Marri e l’ex Tomassini riportano i gialloverdi al 3° posto Prova incolore dei biancorossi: Fabris sigla il gol della bandiera

di NICOLA FREDDII

BASTIA UMBRA – Praticamente come un film già visto. Il Casacastalda ne rifila tre al Bastia. Era successo all’andata, è successo di nuovo. Cosa ha fatto la differenza? Uno: l’atteggiamento delle due formazioni in campo. Convinto e solido il Casacastalda, arruffone e svogliato il Bastia. Due: i singoli. Ispiratissimi, da una parte, i vari Gramaccia, De Luca, Marri, Tomassini; inguardabili, dall’altra, Oresti, Marchetti, Invemizzi e soprattutto Sedivec. L’uomo chiamato per accendere la luce brancola nel buio, senza idee e senza grinta. Tre: i tecnici. Francioni, squalificato e sostituito in panca da Bar-chiesi, le azzecca tutte.
Senza Zanchi (anche lui squalificato) arretra Curti dietro e sposta Popica al centro accanto a Tempesta. Gnagni, uno degli ex della partita, si guadagna il posto in mediana e fa benissimo. E Scarfone? Premesso che il tecnico conosce tutte le situazioni e può valutare come nessuna altro, alcune scelte sono sembrate quantomeno bizzarre. Ciccioli centrale e Bigi esterno sinistro, Battistelli più terzino che ala, Sedivec senza mordente tra le linee, Urbanelli ad intirizzirsi in panchina.
La partita dura 45 minuti, i secondi. Il primo tempo, bruttino, è
comunque del Casacastalda, pericoloso nel finale con Tomassini e De Luca. La ripresa è un assolo gialloverde e la bicicletta di Marri in avvio (palla fuori di un niente) è solo il prologo. Poi in meno di un quarto d’ora Gramaccia e lo stesso Marri aprono e chiudono il match. Il centrocampista segna di rapina: il destro di Tomassini dal limite trova il palo e l’ex Pianese arriva come un treno di testa per il più facile dei tapin. Per lui sono numeri da bomber: 4 reti in 6 presenze da quando è arrivato alla corte di Gianni Francioni.
I12-0, invece, è un regalo di Biscarini, che prima blocca la palla e poi se la lascia sfuggire. Marri neanche ci crede: ringrazia e mette dentro. Scarfone prova la mossa disperata (Urbanelli per Oresti),
ma si aprono voragini per il contropiede del Casacastalda. In una di queste si infila Curti, che apparecchia per Tomassini. A porta vuota e da centimetri zero è tutto troppo facile per lui, che trova il gol dell’ex, come all’andata. Nel finale c’è spazio anche per la rete firmata Fabris su corta respinta di Rosti, ma ormai è davvero troppo tardi.
Il Bastia cancella in un amen quanto di buono fatto vedere settimana scorsa a Campi Bisenzio ed infila la terza sconfitta interna consecutiva. Per il Casacastalda, invece, è la prima da bottino pieno del nuovo anno. I gialloverdi non vincevano in campionato dallo scorso 16 dicembre, in trasferta addirittura dal 25 novembre. Altro che salvezza tranquilla. I playoff a questo punto sono un chiodo fisso.

Bastia 1 Casacastalda 3

BASTIA (4-4-1-1): Biscarini 5; Marinai 6, adirli 5,5, Testa 6 (23′ st Galli sv), Bigi 5,5; Fabris 6, Oresti 5,5 (27′ st Urbanelli sv), Marchetti 5,5, Battistelli 6; Sedivec 5; lavamici 5. A disp.: Tomassini, Colosimo, Silvestri, Milletti, Arcioni. All. Scarfone 5.

CASACASTALDA (4-3.1-2): Rosti 6; Perucca 6 (32′ st (Cesaroni), Tempesta 6, Popica 6, (urti 6; Capi 6,5, Coretti 6 Grammi 7; De Luce 7; Marri 6,5 (41′ st Gaggiotti), Tomassini 7 (44′ st Kola). A disp.: Lenzi, Lucidai, Tretola, Chioccolini. All.: Barchesi 7 (Francioni squalificato).

ARBITRO: Capasso di Firenze 6.

MARCATORI: 10′ st Gramaccia, 24′ st Marri, 39′ st Tomassini (C), 43′ st Fabris (9).

NOTE: Ammoni: Marini (9), Tomassini, Goretti (C). Spettatori: 200 circa. Angoli: 2-7. Recupero: 3′ pt, 4′ st.

LE PAGELLE-De Luca extralusso Gnagni superlativo Testa tiene botta
BASTIA
BISCARINI 5. Il gol di Marri praticamente è il suo. Stavolta non all’altezza.
MARIANI 6. Gioca a destra. Spinge col freno a mano tirato, dietro fa beffino.
CICCIOLI 5,5. Si adegua alla mediocrità della squadra. Ci è piaciuto più altre volte da esterno basso.
TESTA 6. Dietro è l’unico che tiene botta. Poi esce, forse per un problema fisico.
BIGI 5,5. Esterno sinistro per un giomo. Dalla sua parte è un via vai continuo.

FABRIS 6. Suo il gol della bandiera. La sua prova discreta spicca nell’insufficienza generale.

ORESTI 5,5. Il metronomo è spuntato e non riesce mai a prendere in mano il pallino.
MARCHETTI 5,5. Sbaglia parecchio, anche cose semplici. Non il miglior Marchetti.
BATTISTELLI 6. Gli tocca fare anche il terzino. Spinge a sinistra e almeno lui ci prova.
SEDIVEC 5. Apparso ancora vistosamente fuori condizione. Un oggetto misterioso.
INVERNIZZI 5. Abbandonato a se stesso, tocca due palloni in tutto. Verranno giorni migliori.
ALL. SCARFONE 5. Qualche scelta bizzarra tra formazione e cambi. Ma sbagliato più che altro è l’atteggiamento.
CASACASTALDA
ROSTI 6. Dalle sue parti succede poco o nulla. Il gol di Fabris conta zero.
PERUCCA 6. Battistelli è un cliente scomodo, ma lui se la cava egregiamente.
TEMPESTA 6. Gli attaccanti del Bastia latitano e lui ringrazia. Un pomeriggio tranquillo.
POPICA 6. Lui è un esterno, stavolta fa il centrale e lo fa bene.
CURTI 6. Anche lui chiamato ad un compito che solitamente tocca al altri. Un soldatino ordinato
GNAGNI 6,5. Prova di sostanza in mediana: pochi fronzoli, tanta sostanza.
GORETTI 6. Fa il totem davanti alla difesa con la solita autorevolezza.
GRAMACCIA 7. Quarto gol in sei gare. È uno che il vizietto non lo perde mai. Top player.
DE LUCA 7. Stravince il confronto a distanza con Sedivec. Maglia 11, qualità da numero 10.
MARRI6,5.11 bomber ci mette la punta su una papera di Biscarini. Per lui è roba normale.
TOMASSINI 7. Come all’andata mette dentro il gol dell’ex. Suo il palo sull’1-0 di Gramaccia. Spietato.
ALL. BARCHIESI 7. Sostituisce in panca lo squalificato Francioni. L’impronta è sempre la stessa.

Il presidente bastiolo attacca i suoi: «Dieci passi indietro rispetto a Campi Bisenzio». L’ex Barchiesi: «Partita perfetta»

Bartolucci: «Scarfone ha sballato ma non si tocca»

BASTIA UMBRA – «La nostra è stata una partita praticamente perfetta». Questo il commento di Stefano Barchiesi, chiamato a sostituire in panchina la squalificato Francioni. «Non abbiamo concesso praticamente nulla al Bastia e siamo stati bravi a concretizzare in avanti. Più di così non potevamo proprio chiedere». Salvezza o playoff? «Siamo una matricola, quindi la salvezza è il primo obiettivo. Poi, se ci scappa qualcosa di più…».
D’accordo il ds Danilo Moroni, altro ex di giornata: «È vero, pensiamo alla salvezza. Ma a stare in alto ormai ci abbiamo preso gusto. Se giochiamo sempre come oggi (ieri, ndr) tutto è possibile. Voglio sottolineare la prova dei nostri quattro centrocampisti, su tutti De Luca, un giocatore che con questa categoria non ha nulla a che vedere. Sta tornando sui suoi livelli e si vede».
Sulla sponda biancorossa il commento è affidato al presidente Paolo Bartolucci. «Abbiamo fatto dieci passi indietro rispetto alla gara di Campi Bisenzio – ammette sconsolato – e la squadra è stata irriconoscibile sotto tutti i punti di vista. L’ho anche detto ai ragazzi nell’intervallo. Forse manca un leader, forse manca l’uomo in grado di trascinare la squadra nei momenti di difficoltà, non lo so. Certo è che qualcosa in più da qui in avanti me lo aspetto da parte di tutti».
E in tutto questo Scarfone quali colpe ha? «Ha le sue colpe come le hanno tutti, a partire da me. Dalla tribuna alcune sue scelte sono sembrate incomprensibili, ma è lui che conosce meglio di tutti la squadra per cui avrà avuto i suoi buoni motivi».
La panchina scricchiola? «Assolutamente no. Dovremo sicuramente capire qual è il problema e perché al momento di fare il salto di qualità troviamo sempre una battuta d’arresto ma per il momento la fiducia nei confronti del tecnico è totale».
P. BAR.

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