L’impegno preso nell’ultima riunione sollecitata dal parroco Don Francesco Fongo: il 10% dei residenti viene da fuori Comune 
 
BASTIA — Risposte facili a problemi complessi non ci sono, ma questo non può indurre nessuno a stare alla finestra attendendo tempi migliori. E’ questa una delle conclusioni cui è pervenuto il «Gruppo culturale», composto da cittadini di buona volontà, voluto dal parroco don Francesco Fongo per affrontare le emergenze’ con una forza aperta all’apporto di tutti. «Per questo — ribadisce don Francesco — già un anno fa, quando iniziammo questo percorso, abbiamo invitato e coinvolto i bastioli di qualsiasi militanza politica e credo religioso. Ciò non significa che le proposte che avanzeremo saranno ’deboli’ per accontentare tutti, ma saranno frutto delle analisi che il gruppo saprà elaborare». Nell’ultima riunione i temi affrontati sono stati diversi: dall’immigrazione al lavoro, dalla «scuola politica» alle iniziative culturali. Il dibattito tra i presenti, però, ha individuato nei primi due temi la vera emergenza che impone un impegno senza ulteriori rinvii. «E’ stata unanime la constatazione che il fenomeno immigrazione, non solo straniera ed extracomunitaria — rileva il parroco — sta crescendo senza sosta, provocando l’aumento progressivo anche dei disagi. Non solo questo, ma anche le nuove situazioni di povertà tra i residenti, evidenziati dall’attività della Caritas pongono l’urgenza del problema lavoro». Nella riunione si è deciso di preparare sin da ora l’annunciata Conferenza comprensoriale sull’immigrazione che, è stato detto, dovrà rappresentare la base di partenza per ulteriori iniziative concrete ed operative. L’immigrazione per Bastia non è un problema nuovo, ma nuove sono le caratteristiche che oggi sta assumendo. La popolazione proveniente da fuori Comune è arrivata ormai al 10% dei residenti, la gran parte dei quali hanno il problema del lavoro e della casa. Su questi due temi dovrà lavorare la Conferenza per varare iniziative che non si limitino all’assistenza, ma che preparino interventi strutturali coinvolgendo le istituzioni locali e anche gli operatori economici e le loro associazioni.
m.s.

Loading

comments (0)

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.