I preamboli dell’assise nazionale dei Ds s’intrecciano con il toto-candidature alle regionali
BASTIA — E’ tempo di congresso per i Ds che, oltre a dover scegliere la linea nazionale del partito, dovranno rinforzare la locale classe dirigente. L’esito delle scelte politiche non è in discussione, qui a Bastia come nella gran parte dei Comuni umbri, dove a prevalere nettamente è la linea dalemiana, quella del segretario nazionale Fassino che uscirà rafforzata dal congresso. Nessuno dei personaggi locali è portatore di altre istanze, neanche Vannio Brozzi che è il politico locale con la più lunga carriera, anche se la sua permanenza in Consiglio regionale appare molto incerta dopo due legislature. Con Fassino sono anche il sindaco Francesco Lombardi, l’ex sindaco e capogruppo in Consiglio provinciale Lazzaro Bogliari (nella foto) e il segretario comunale Erigo Pecci. Le questioni ancora in sospeso e che dovranno essere focalizzate dall’assemblea congressuale, in programma sabato e domenica prossima, riguardano l’assetto del partito e la scelta di un candidato locale per le regionali della prossima primavera. La guida del partito, dalle dimissioni di Rosella Aristei a fine marzo, è stata assunta da Pecci che ha guidato la fase elettorale e, dopo la sua elezione in Consiglio comunale, ha anche curato i rapporti tutt’altro che facili nella coalizione di centrosinistra. Rimane, ad oggi, l’unico candidato alla segreteria anche se c’è tempo fino a sabato per altre eventuali candidature. L’altro problema del candidato alle regionali ha già creato malumori tra gli iscritti, anche la posizione attualmente defilata di Enrico Lepri che lo scorso luglio sembrava il candidato più probabile. Oggi, secondo i «bene informati», il nome più accreditato è quello dell’ex sindaco Bogliari che, per la candidatura a Palazzo Cesaroni, avrebbe il sostegno di numerosi aderenti locali, il probabile gradimento di altri Comuni vicini e amicizie di «peso» tra personaggi di spicco a livello regionale.
m.s.
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