CONSIGLIO COMUNALE: PIÙ TUTELE PER I REDDITI PIÙ BASSI E NESSUN AUMENTO DELLE TASSE. LA MINORANZA BOCCIA LE AGEVOLAZIONI FISCALI

COMUNICATO STAMPA COMUNE DI BASTIA UMBRA

BASTIA UMBRA Nel Consiglio Comunale di questa sera la maggioranza ha approvato due provvedimenti fondamentali in materia di fiscalità locale, con l’obiettivo di tutelare i cittadini e non aumentare la pressione fiscale.

Il primo riguarda l’Addizionale comunale IRPEF per il 2026. Il Consiglio ha approvato la modifica della soglia di esenzione, innalzandola da 11.000 a 12.000 euro di reddito imponibile, consentendo così a un numero maggiore di cittadini di Bastia Umbra di non pagare l’addizionale comunale. Una misura concreta di equità sociale, che va nella direzione di sostenere le fasce di reddito più basse, confermando al contempo l’aliquota allo 0,8%, senza alcun aumento .

Su questo provvedimento, la minoranza ha scelto inspiegabilmente di astenersi, rinunciando di fatto a sostenere un beneficio diretto per i cittadini. Un’astensione che pesa come una mancata assunzione di responsabilità su una misura chiara, concreta e a favore della comunità.

Il secondo provvedimento riguardava invece l’IMU per il 2026, per la quale la maggioranza ha confermato le aliquote invariate, evitando qualsiasi aumento per famiglie e imprese. Anche in questo caso, una scelta di buon senso e attenzione verso i contribuenti.

Eppure, la minoranza ha votato contro la non variazione dell’IMU, assumendo una posizione che appare del tutto incomprensibile: votare contro significa, nei fatti, opporsi al mantenimento delle tasse invariate, lasciando intendere che si sarebbe preferito probabilmente un aumento del prelievo fiscale.

Di fronte a decisioni che abbassano la pressione fiscale sui redditi più bassi e non aumentano le imposte comunali, la minoranza ha dimostrato ancora una volta di anteporre la partigianeria politica all’interesse dei cittadini di Bastia Umbra.

La maggioranza continuerà invece a lavorare con responsabilità, serietà e concretezza, adottando scelte equilibrate che tengano insieme sostenibilità dei conti pubblici, qualità dei servizi e tutela dei cittadini, senza slogan ma con atti amministrativi chiari e verificabili.