Il neo candidato dei Democratici di sinistra di Bastia ha chiesto l’aspettativa dalla Cna.


BASTIA – La scelta dei Ds di Bastia Umbra di puntare su Francesco Lombardi quale candidato a sindaco da proporre al resto delle coalizione ha portato il diretto interessato a disimpegnarsi da subito dalla guida della Cna Provinciale di Perugia, di cui è direttore da oltre undici anni. “Ho avvertito senza alcuna esitazione il bisogno di mettermi in aspettativa – spiega lo stesso Lombardi – per il ruolo che la Cna riveste nella società umbra e soprattutto per poter dare il mio contributo nella costruzione di un progetto politico per l’ulteriore crescita sociale, economica e culturale di Bastia Umbra e del suo territorio.
Un progetto politico che guardi al futuro immediato ed agli anni a venire, nel quale tutte le componenti della società bastiola dovranno riconoscersi, contribuendo alla sua stessa elaborazione.
Un progetto che dovrà nascere da un punto di equilibrio tra le varie sensibilità politiche presenti nella coalizione. Bisognerà lavorare con grande apertura, pur avendo ben presente l’orizzonte nel quale agire”.
Da qui il forte richiamo all’unità di tutto il centrosinistra allargato a Rifondazione comunista lanciato da Francesco Lombardi,anche come messaggio concreto da dare ai bastioli, protagonisti nella costruzione dell’ulteriore sviluppo della loro città. “Tutti noi – prosegue Lombardi – dobbiamo parlare alla gente, confrontarci con tutte le componenti della società bastiola, rassicurare gli anziani, indicare concrete prospettive ai giovani, attraverso una politica sociale innovativa e coraggiosa, una programmazione urbanistica del territorio che punti sulla qualità, una politica economica che crei opportunità di crescita e di sviluppo per tutti e che si dimostri sostenibile dal punto di vista ambientale. Per far questo sarà importante cogliere tutte le opportunità che derivano dalla legislazione regionale e nazionale, avendo però la testa in Europa, creando partnership ed intessendo rapporti economici e culturali”.
Quello che Lombardi ha in mente è insomma un’amministrazione che nella filosofia ispiratrice rispecchi la funzione del difensore civico; un’amministrazione pubblica, cioè, che sia in grado di dare in tempo reale risposte alle diverse esigenze dei cittadini e non sia trincerata dietro formalismi ed eccessiva burocratizzazione mostrandosi insensibile ai problemi quotidiani della gente. “Dovrà essere sviluppato il processo di trasparenza, anche attraverso l’implementazione dei mezzi informatici, che possono consentire al cittadino di controllare on-line i processi amministrativi ed interagire con essi, risparmiando tempo e semplificando le procedure. Ciò deve avvenire attraverso una risposta di qualità: certezza dei tempi di risposta, capacità di programmare correttamente i flussi di spesa per i singoli comparti, una politica sociale che si rivolga sempre più ai soggetti deboli, ai quali va dato il giusto sostegno”. “Un’amministrazione che interagisca con la città e con le sue dinamiche, – conclude Lombardi – ma che sia anche capace di sintesi progettuale ed operativa per creare sviluppo sostenibile ed opportunità nuove per i numerosi giovani della nostra realtà”.

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