Ha perso la mano. Altri due giovanissimi gravemente feriti SCONCERTANTE EPISODIO AD ASSISI TRE GIOVANISSIMI di Bastia Umbra sono rimasti gravemente feriti per un’esplosione, verso le 17 di ieri. Uno di loro, un operaio di 18 anni, ha perso la mano destra; lesioni gravi anche per gli altri due, un altro diciottenne e una diciassette, ferita al seno. Sono ricoverati al Santa Maria della Misericordia di Perugia. Per diverso tempo, con le fotoelettriche dei Vigili del fuoco, è stata cercata la mano, nella speranza di poterla recuperare e reimpiantare. La violenza della deflagrazione, però, l’ha letteralmente spappolata. Indaga il Comando Compagnia di Assisi dei Carabinieri: a esplodere potrebbe essere stato una sorta di ‘ordigno’ artigianale confezionato mettendo insieme la polvere pirica contenuta in ‘botti’ facilmente reperibili sul mercato. «ERO NELLA mia abitazione quando ho sentito un gran botto, temevo fosse scoppiato il bombolone del gas di casa. Poi una voce, da fuori, implorava di chiamare un’ambulanza. Sono uscita, mi sono diretta verso il luogo di provenienza del forte rumore. Ho visto una ragazza, mi si è fatta incontro: aveva una ferita al seno. Subito dopo è arrivato un ragazzo perdeva sangue, non aveva più la mano destra, un terzo giovane era insanguinato un po’ ovunque, al volto, alle mani. E’ stato orribile, ho dato l’allarme».
E’ il racconto di una donna che abita a poche decine di metri dal luogo dell’esplosione e che ieri, a metà pomeriggio, si è trovata di fronte in una situazione terribile e inimmaginabile. Erano le conseguenze di un’esplosione che ha coinvolto tre giovani, due ragazzi, F.M. e D.A, e una ragazza, V.G. Teatro della vicenda, tragica e sconcertante, un tratto del ‘percorso verde’ (uno spazio alberato attrezzato con tavolini e panche di legno) che costeggia il fiume Tescio, nel tratto di pianura fra Assisi-Santa Maria degli Angeli e Bastia, non lontano dal canile del Ponte Rosso; vi erano giunti in auto, parcheggiata lungo la strada e si erano diretti versoi tavoli da pic-nic e le panche in legno.
«SONO RIMASTI sul ciglio della strada in attesa dei soccorsi: i tre erano doloranti e spaventati» aggiunge la donna, arrivata per prima insieme a un automobilista di passaggio. Sono sto sono accorse le ambulanze del 118 dell’ospedale di Assisi, i Carabinieri del Comando Compagnia di Assisi e i Vigili del Fuoco del locale distaccamento.
Il più grave dei tre, un operaio bastiolo, F.M., è stato subito portato al Santa Maria della Misericordia verificare le condizione della devastante ferita al braccio, mutilato della mano. I Militari e pompieri, con l’ausilio di fotoelettriche si sono adoperati per ritrovare la parte di arto mancante. Una ricerca vana in quanto la mano è stata letteralmente spappolata. Anche la ragazza, di 17 anni, e l’altro giovane, dopo le prime cure al pronto soccorso di Assisi sono state trasferiti all’ospedale regionale del capoluogo umbro. Le loro testimonianze saranno fondamentali per capire cosa è accaduto e cosa stessero facendo.
A PROVOCARE le gravi lesioni ai tre sarebbe stato un ordigno artigianale fatto con la polvere contenuta nei petardi facilmente reperibili nei negozi che vendono tali articoli.
I Militari dell’Arma, coordinati dal capitano Andrea Pagliaro, hanno proceduto a repertare, nella zona dove è avvenuto lo scoppio, ogni utile elemento: tracce di tessuto, scagliate a diversi metri di distanza, alcuni oggetti personali (un telefonino, una giubba), i resti di ‘magnum’ (un tipo di ‘botto’ molto utilizzato, di libera vendita), peraltro accuratamente svuotati, un giornale. Sino a tarda sera sono stati anche ascoltati dei testimoni, per una vicenda piena di interrogativi; il primo, è più importante, a cosa doveva servire l’ordigno ma anche perché è esploso, per una vicenda drammatica, inquietante, sconcertante.
Maurizio Baglioni

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