PERUGIA – Un vero e proprio laboratorio per produrre stupefacenti è stato scoperto nei pressi della stazione ferroviaria di Perugia dai carabinieri di Bastia Umbra,che hanno fatto irruzione in un appartamento in uso a  quattro africani,due della Nigeria e due della Sierra Leone. Sono stati tutti arrestati per produzione,traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
La perquisizione e gli arresti sono arrivati al termine di una lunga indagine,che aveva preso
il via quando i militari avevano controlato a Bastia Umbra un uomo noto come tossicodipendente. Nell’appartamento,i carabinieri hanno trovato e sequestrato 520grammi circa di eroina, un chilo e mezzo di mannitolo per “tagliare” la droga, un frullatore con residui di sostanze stupefacenti e da taglio, due bilance di precisione, materiale per il confezionamento di dosi di droga, nove telefoni cellulari e 3.545 euro in contanti. I quattro arrestati (di cui tre i in regola con il permesso di soggiorno) sono rinchiusi nel carcere di Perugia.
I quattro stranieri arrestati sono due nigeriani, di 21 e 26 anni, uno dei quali clandestino, e una coppia di coniugi della Sierra Leone regolarmente in Italia, un uomo trentenne e una donna di 29 anni. Sono tutti accusati di produzione, traffico e detenzione di stupefacenti. I particolari sul’operazione, coordinata dal sostituto procuratore Antonella Duchini, sono stati resi noti ieri dal comandante del reparto operativo di Perugia,maggiore Pierugo Todini,e
da quello della compagnia di Assisi,capitano Andrea Pagliaro. “L’operazione va a colpire una piaga, quella dell’eroina,che causa ancora decessi nella nostra provincia- ha spiegato il maggiore Todini -e si inserisce in una più ampia lotta al traffico e allo spaccio di stupefacenti che stiamo portando avanti e che proseguirà anche in futuro”.

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