Due palazzine restano senza metano. Indagini sull’incidente
BASTIA UMBRA – “Abbiamo sentito un gran botto .Che ci ha svegliati di sopprassalto. Sì, abbiamo avuto paura. Lì per lì non avevamo capito cosa potesse essere, poi quando abbiamo visto gli sportelli divelti, abbiano subito chiamato i vigili del fuoco: era stato il gas”. Appoggiato al davanzale della finestra, uno dei residenti di via Lisbona, palazzina numero 13, racconta l’alba di paura con i contatori del gas che sono scoppiati. A Cipresso, erano da poco passate le 6,30 di ieri mattina. Il botto ha svegliato una quarantina di famiglie, ma i danni sono stati limitati. Divelti gli sportelloni che blindano i contatori del gas al civico 13 e 11. Due belle costruzioni abitate da quattro anni a pochi metri dalla provinciale che taglia in due la frazione. L’alba con lo scoppio ha mobilitato i vigili del fuoco di Assisi, un tecnico arrivato dal comando provinciale di Perugia e i carabinieri del Norm di Assisi. Danni limitati ai contatori (ne sono saltati, nove) e agli infissi in ferro dei manufatti che, sul muro di cinta delle due palazzine (11 appartamenti a immobile), ospitano i contatori. Al lavoro anche i tecnici della Cesap, la società che gestisce il servizio di erogazione del gas metano. “Da una prima analisi – spiega Anna Schippa, presidente di Cesap – l’incidente è stato causato da un improvviso aumento di pressione. Abbiamo verificato i nostri impianti e non abbiamo trovato alcunchè di anomalo, quindi la rete è sicura. Bisognerà valutare se da un appartemento possa essere partito “l’innesco”. Al momento l’erogazione del gas è sospesa”. Non solo nelle due palazzine interessate dal botto, ma anche alla terza costruzione gemella di via Lisbona. Ieri pomeriggio erano sul posto tecnici specializzati in analisi gascromatografiche. Prima di ridare il metano i contatori sarà necessaria una nova certificazione degli impianti. Operazione che, secondo i tecnici, non dovrebbe richiedere più di due giorni.
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