BASTIA UMBRA Nel Programma delle manifestazioni per “non dimenticare” organizzate dal Comune di Bastia Umbra, Assessorato alla Cultura, Tavolo Comunale per le Pari Opportunità oggi è l’Associazione Corale Città di Bastia a regalarci un messaggio di forte significato, La Farfalla. Grazie dal Sindaco Paola Lungarotti a nome di tutta la Comunità per aver voluto contribuire con una performance multimediale carica di riflessioni e emozioni.
“Quale è il senso della partecipazione alla Giornata della Memoria?
Quando una persona subisce un trauma lontano nel tempo, è necessario accettare che ciò sia avvenuto, ricordare, per poter intraprendere il percorso della guarigione. E cosa è stata la shoah e non un trauma collettivo, una ferita che non colpisce solo gli ebrei, ma tutta l’umanità? Tutti siamo vittime di questo trauma. E’ per questo che abbiamo sentito il bisogno di dare un contributo: ricordare per guarire, per superare il dolore dell’umanità, con lo strumento che ci è proprio: il canto. Il canto per pregare, il canto per consolare, il canto per andare oltre. Come una farfalla che vola oltre i fili spinati con cui l’esistenza ci rinchiude.
Avremmo voluto metterci le nostre voci dal vivo, avremmo voluto la vostra presenza. Non si può. Ci siamo dunque appellati al ricordo del nostro canto, anche noi per sperare e tornare alla gioia di fare musica insieme.
A Dio griderò! e mi salverà il Signore! Il Signore mi salva nella pace.
Questi due canti della tradizione ebraica ci accompagnano nel percorso. Se il salmo 55 che abbiamo ascoltato ci vede soli, in un mondo ostile, il salmo 133 celebra la gioia di ritrovarci insieme tra fratelli, e canta la bellezza dell’unione con i membri della comunità. Se il primo era una canto di dolore, ma pieno di speranza, il secondo è una danza comunitaria per la ritrovata salvezza.
Se tutto questo dolore non allarga i nostri orizzonti e non ci rende più umani, liberandoci dalle piccolezze e dalle cose superflue di questa vita, è stato inutile…
… Dobbiamo avere il coraggio di abbandonare tutto, ogni norma e appiglio convenzionale, dobbiamo osare il gran salto nel cosmo, e allora, allora sì che la vita diventa infinitamente ricca e abbondante, anche nei suoi più profondi dolori. E. Hillesum
Il Pirkei Avot da cui è tratto il testo del prossimo canto è una raccolta di insegnamenti etici e massime morali. “il mondo è sostenuto da tre principi : la verità, la giustizia, la pace. Usando il linguaggio universale della musica, Al shlosha V’ darim esprime questo tema attraverso la sua semplicità: come se due melodie, verità e giustizia, si fondessero, creando un piccolo grande miracolo, una nuova melodia: la pace.

Una pace futura potrà esser veramente tale solo se prima sarà stata trovata da ognuno in se stesso ‐ se ogni uomo si sarà liberato dall’odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avrà superato quest’odio e l’avrà trasformato in qualcosa di diverso, forse alla lunga in amore se non è chiedere troppo.E. Hillesum
“Non ho perdonato ma ho imparato a non odiare” Liliana Segre”

On-Line sulle Pagine Facebook del Comune di Bastia Umbra, Paola Lungarotti Sindaco, Biblioteca Comunale A. La Volpe, Associazione Corale Città Di Bastia.

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