Sta per riprendere l’attività amministrativa 
  
Obiettivi imminenti del sindaco Lombardi
 
BASTIA — E’ già ripresa l’attività amministrativa del Comune con il rientro in sede del sindaco Francesco Lombardi (nella foto), che ha presieduto la prima giunta ridando carica agli assessori. Sono molti, anzi moltissimi i nodi da sciogliere a cominciare dal programma del sindaco che Lombardi si è impegnato a varare entro settembre. Nel prossimo Consiglio comunale, previsto per venerdì, si dovrebbero affrontare questioni di ordinaria amministrazione o pratiche in scadenza, tra le quali la cessione del diritto di superficie del terreno, ubicato a XXV Aprile, alla cooperativa il Giunco per realizzarvi una struttura di servizio per i disabili.
L’urgenza della decisione è dettata dal rischio che altrimenti la cooperativa potrebbe perdere i previsti contributi regionali. Ben altre urgenze, però, sono nell’agenda amministrativa del Comune che partirà a settembre con gli impegni vecchi e nuovi. Tra quelli pluriennali ci sono i piani di recupero nell’area urbana con il progetto di trasformazione dell’area Franchi, che prevede la realizzazione di volumetrie residenziali e commerciali per oltre 200mila mc, in attesa di esame da oltre due anni. La rinnovata urgenza di questa vicenda ha molteplici aspetti. Innanzitutto non si capisce la ragione per la quale un piano di iniziativa privata debba giacere mesi ed anni senza una risposta. Inoltre, dall’esito di questa proposta urbanistica ed edilizia potrebbe riprendere vigore l’attività economica e produttiva delle Officine Franchi, con l’eventuale trasferimento del sito produttivo. Infine, ma non ultimo per importanza, il fatto che dalla ristrutturazione di questa vasta area nel cuore della città potrebbero trovare soluzioni anche i problemi di viabilità ad essa connessi. Potrebbe essere focalizzato lo studio per il completamento della strada ‘rivierasca’, ferma nella zona dell’ufficio postale da oltre un decennio. Certamente, le stime per la costruzione della strada, oltre che del sottopasso ferroviario, prevedono una spesa di oltre 5 milioni di euro, tuttavia la soluzione per via Firenze, strada intasata dalle auto e dal passaggio a livello ferroviario, passa anche attraverso il completamento della nuova circonvallazione. Ci sono motivi di natura diversa (assetto urbanistico, nuova viabilità e insediamenti residenziali e commerciali), ma tutti convergenti nel richiedere risposte certe. Circa i tempi di realizzazione delle opere non è prevedibile un intervento rapido, sia per i notevoli costi a carico del Comune, sia per aver dato la priorità alla costruzione del sottopasso ferroviario in via San Rocco rispetto a quello di via Firenze.
Massimo Stangoni

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