13a edizione / Una giornata dedicata al tema della caccia con un approccio tecnico per affrontare
criticità e rilanciare il settore: appuntamento a Bastia Umbra da venerdì 19 a domenica 12 maggio

EREDITÀ CULTURALE E PASSIONE Il settore venatorio deve rinnovarsi e coinvolgere i ragazzi

Il Caccia Village è pronto a tornare con un’edizione ricca di novità. Molte delle quali sono state illustrate in anteprima da Andrea Castellani, ideatore della manifestazione ormai giunta al tredicesimo appuntamento consecutivo.
L’evento si terrà, come di consueto, a Bastia Umbra, da venerdì 10 a domenica 12 maggio. Tra le prime conferme, Castellani ha sottolineato la crescita dell’area espositiva, che accoglierà un numero ancora maggiore di espositori rispetto alle precedenti edizioni. Questo, ha spiegato, rappresenta un segnale incoraggiante sullo stato di salute del comparto venatorio, che continua a dimostrare vitalità e capacità di attrarre nuovi operatori. A riprova di ciò, saranno presenti non solo le principali aziende armigere a livello internazionale, tra cui Beretta, Browning, Benelli e Franchi, ma anche numerosi piccoli artigiani che contribuiscono alla ricchezza e alla varietà dell’offerta fieristica.
Un’importante innovazione riguarda la giornata dedicata alla caccia al cinghiale, tema centrale per il 2025. Castellani ha evidenziato come questo ambito sia attualmente in una fase delicata, caratterizzata da criticità tecniche e sanitarie, ma anche da un potenziale di rilancio. L’approccio scelto per affrontare il tema sarà tecnico e propositivo, con l’obiettivo di offrire soluzioni concrete agli operatori e restituire fiducia al settore. Il focus previsto per la domenica intende fornire un messaggio di speranza e una reazione concreta, coinvolgendo esperti, professionisti e appassionati. In merito alle attese sull’affluenza, Castellani ha espresso ottimismo, auspicando un ulteriore incremento del pubblico grazie all’ampliamento del Village. Sarà infatti predisposta una nuova distribuzione degli spazi, pensata per agevolare il flusso dei visitatori e valorizzare l’interazione tra pubblico ed espositori. Quanto al futuro della caccia, l’organizzatore ha indicato una tendenza europea in crescita, con una partecipazione più qualificata e una maggiore attenzione alla professionalità. Il coinvolgimento delle nuove generazioni resta legato alla vitalità dei territori: laddove permane un tessuto rurale vivo, i giovani continuano ad avvicinarsi alla pratica venatoria. Il radicamento culturale della caccia, secondo Castellani, rappresenta un elemento essenziale per garantirne la continuità anche nelle sfide future.

Parla Castellani

«I giovani sono fondamentali per il settore»

Andrea Castellani, fondatore del Caccia Village, ha evidenziato come il coinvolgimento dei giovani nel mondo venatorio sia strettamente legato alla vitalità del territorio. Secondo l’organizzatore, i giovani si avvicinano alla caccia laddove esistono ancora comunità radicate, contesti abitati in cui la tradizione venatoria è parte integrante della cultura locale.L’interesse giovanile, dunque, non è assente, ma è condizionato dalla presenza di un tessuto rurale attivo e vitale. In questi territori, la caccia continua a rappresentare non solo una passione, ma anche un’eredità culturale condivisa. Proprio in questa prospettiva si inserisce l’attenzione crescente verso un settore che, per restare vivo, deve saper parlare anche alle nuove generazioni con linguaggi aggiornati, stimoli concreti e spazi di partecipazione reale.

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