Il nodo del secondo assessore
 
 BASTIA UMBRA (L.Ben. ) – Passa da un faccia a faccia tra il segretario regionale del Pdci Roberto Carpinelli e quello di Federazione dei Ds, Piero Mignini, il tentativo di disinnescare il caso Comunisti Italiani. Lo strappo parte dalla voglia del Pdci di avere una diversa visibilità dentro alle istituzioni. E non è un mistero che il Pdci a Bastia Umbra ha l’umore di traverso dal momento in cui Lombardi ha formato la giunta. Per i cossuttiani un solo assessore (Boccali) nel governo dela città, è un po’ pochino. Dopo il risultato delle Regionali, la partita si è riaperta tanto da far minacciare al Pdci un’uscita dalla maggioranza. “Aspettiamo- spiega il segretario Enrico Angeletti- come andrà l’incontro con i Ds al quale non parteciperanno solo i segretari cittadini, ma anche i vertici dei rispettivi partiti. Poi si aprirà la fase del confronto col il resto del centrosinistra”. Al momento il Pdci resta sulle posizioni. Meglio un secondo assessore che un ampliamento di deleghe per Boccali (lo sport) abbinato, magari, a nomine in Ato e Umbriafiere. Alla fine l’accordo potrebbe arrivare a metà strada. Ma una volta chiuso il confronto con i Ds la palla passerà alla colaizione. Chi, eventualmente, dovrà fare un passo indietro? Sarà un caso che i bene informati dicono che lo Sdi è pronto a fare campagna acquisti in Forza Italia per conquistare quella rappresentanza consiliare che oggi non c’è e blindare così l’assessorato che piace ad altri?



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