L’ordinanza

BASTIA UMBRA Il Tar dell’Umbria dà ragione al sindaco Stefano Ansideri, che a luglio aveva firmato un’ordinanza per limitare l’orario di esercizio di sale giochi e, in modo particolare,
per il funzionamento di slot e apparecchi analoghi. Ordinanza valida naturalmente su tutto il territorio comunale. Ordinanza che resta dunque effettiva, perchè ieri il Tar ha rigettato il ricorso presentato da una società regionale che si occupa di vendita, noleggio e manutenzione dei giochi. L’azienda, in maniera molto ferma, chiedeva in buona sostanza l’annullamento
dell’ordinanza sindacale. Ma non solo. Si chiedeva pure l’annullamento di atti del consiglio comunale bastiolo, nei quali si ribadiva la necessità di disciplinare senza tentennamenti gli orari. Nella sua ordinanza il Tar, però, scrive testualmente che “la limitazione sugli orari impugnata appare proporzionata rispetto agli obiettivi di interesse generale concretamente perseguiti,
idonei a conformare l’attività di esercizio delle sale giochi”. Ricordiamo che l’ordinanza Ansideri, entrata in vigore a metà agosto, stabiliva che “le sale giochi e gli esercizi autorizzati dotati di apparecchiature e congegni potranno rimanere aperti dalle 10 alle 23”. Stesse limitazioni orarie di funzionamento per “gli apparecchi e i congegni presenti e in esercizio a qualsiasi titolo” nel
territorio comunale. Per gli esercizi interessati l’obbligo di esporre “su apposite targhe, che siano visibili a tutti, l’avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincita in denaro”. Insomma una giornata fondamentale anche in chiave futura e soprattutto per i tanti comuni interessati a disciplinare la materia, da sempre fonte di pesanti bracci di ferro.

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