L’associazione dura con Filca: insensata denuncia per un’ora in più di lavoro pagato

LUCIO FONTANA
BASTIA – L’azienda chiede un’ora in più di lavoro retribuito e Filca-Cisl risponde con una denuncia per comportamento antisindacale. Il caso si è verificato all’Isa di Bastia Umbra. Dura la reazione di Confindustria Perugia. «In un contesto drammatico per la nostra economia, in cui le aziende lottano ogni giorno per sopravvivere e mantenere quote di mercato e livelli occupazionali, di fronte a una normalissima richiesta di flessibilità dell’orario di lavoro, per rispondere con tempestività alle mutevoli richieste della clientela internazionale, si verifica che l’imprenditore venga denunciato per “comportamento antisindacale” – ricordano dall’associazione – È quanto sta avvenendo alla Isa, azienda leader mondiale nella realizzazione di arredamenti e banchi frigo per bar, pasticcerie e supermercati che dà lavoro a oltre 800 persone. esporta 1’80% della propria produzione ed è presente in oltre 85 paesi nel mondo.
A fronte della richiesta di utilizzo di uno strumento previsto dal contratto nazionale di categoria (un’ora in più di lavoro a settimana su alcune linee) «e migliorato da accordi aziendali regolarmente sottoscritti dalla maggioranza della Rsu e dalle organizzazioni sindacali, Fillea-Cgil e Feneal-Uil, sostiene ancora l’associazione « un esiguo gruppo di lavoratori iscritti alla Filca-Cisl sta ponendo in essere ogni tentativo, anche intimidatorio, nei confronti degli altri colleghi di lavoro, per contestare in modo artificioso e strumentale tale richiesta dell’azienda dettata da positive esigenze produttive».
Non solo. «Filca-Cisl – nonostante le precise disposizioni contrattuali e gli accordi aziendali firmati dalle altre rappresentanze sindacali largamente maggioritarie – ha denunciato l’azienda per comportamento antisindacale.
Sembra paradossale». Confindustria Perugia, «dopo aver svolto ogni possibile tentativo ai vari livelli per far comprendere la grave situazione in atto, che rischia seriamente di condizionare il proseguimento della stessa attività imprenditoriale, intende denunciare quanto sta accadendo e valuterà la possibilità di affiancare l’azienda, anche in giudizio, a testimonianza della necessità di contrastare ogni tentativo capace di condizionare, soprattutto in un momento come l’attuale, le attività produttive nelle aziende». Quello denunciato da Confindustria Perugia «è solo l’ultimo e più eclatante episodio di una strategia destabilizzante per gli equilibri aziendali, da tempo messa in atto da un gruppo sparuto di lavoratori che creano difficoltà a tutti gli altri lavoratori». Le relazioni proprietà-aziende – dicono ancora dall’associazione si devono basare su un sano confronto tra le parti sociali e non passare attraverso le vie legali».

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