CERIMONIA A BASTIA UMBRA

IL SINDACO ANSIDERI «Con il suo impegno ha contribuito alla crescita della nostra città»

DOPO 45 anni dall’istituzione (1972) la biblioteca comunale è stata intitolata ad Alberto La Volpe, sindaco di Bastia Umbra dal 1970 all’80, giornalista e direttore di testate Rai e nonché
parlamentare e sottosegretario nel governo fine anni ‘90 di governo. La cerimonia di intitolazione si è tenuta ieri pomeriggio nella sede della Biblioteca in viale Umbria, dove il
sindaco Stefano Ansideri e la vedova La Volpe, signora Giuliana, hanno scoperto la targa. Poi, la cerimonia è continuata nei locali della biblioteca con numerosi partecipanti, amministratori
e cittadini, che hanno voluto con la loro presenza esprimere condivisione ed apprezzamento per la scelta, proposta dal sindaco Ansideri e condivisa da tutti gli amministratori comunali. Il
compito di introdurre e presentare gli interventi è stato svolto da Roberto Conticelli, presidente dell’ordine dei giornalisti dell’Umbria e responsabile de La Nazione Umbria, che
ha tratteggiato la figura e l’opera di Alberto La Volpe, con il quale un anno fa ha presentato sempre a Bastia il suo ultimo libro. «E’ stato un esemplare giornalista – ha detto Conticelli –
che ha sempre ed ovunque difeso la libertà di espressione, rappresentando un esempio per tutti e in particolare per i giovani e le future generazioni». Il sindaco Ansideri ha ricordato i motivi
di questa intitolazione che ha rappresentato una scelta ‘naturale’ di attribuire alla biblioteca il nome di colui che l’ha voluta nei lontani anni Settanta e che ha aiutato con la sua presenza e il
suo impegno alla crescita della città, soprattutto dal punto di vista culturale». SONO poi intervenuti l’assessore comunale alla cultura Claudia Lucia, Olimpia Bartolucci, responsabile
del beni librari della Regione Umbria e che, come ha ricordato lei stessa, ha mosso i primi passi della sua professione nella biblioteca di Bastia Umbra. Una testimonianza di 40 anni di
amicizia con La Volpe l’ha portata Livio Zanotti, già giornalista arrivato in Rai per volontà di Alberto. «E stato un uomo di grande qualità, con forti valori – ha detto – che non si è fatto mai
condizionare da motivi di interesse particolare, tenendo sempre fede al suo dovere professionale». m.s.

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